In vista di un impegno cruciale per la sua stagione, la SPAL si prepara ad affrontare la Torres in terra sarda. Un confronto che, nonostante le recenti prestazioni altalenanti della formazione sassarese, si preannuncia tutt'altro che semplice per i biancazzurri. La squadra di Francesco Baldini è chiamata ad una prova di maturità e solidità ben diversa dalle ultime uscite per cercare di conquistare punti preziosi al "Vanni Sanna", un risultato che allontanerebbe lo spettro della retrocessione diretta e darebbe linfa vitale alla lotta per la salvezza.
Proprio di questo ha parlato il tecnico spallino nel corso della conferenza stampa pre-partita, tenutasi a poche ore dalla partenza per la Sardegna, dove la squadra svolgerà la consueta rifinitura.
Il tema degli indisponibili è stato uno dei primi argomenti affrontati da Baldini. Oltre alla pesante assenza per squalifica di Radrezza, che dovrà scontare un turno di stop, il mister dovrà fare a meno di diversi elementi importanti come Sottini, Paghera, Karlsson e Bidaoui, tutti alle prese con problemi fisici. Una nota positiva arriva dal rientro in gruppo di Arena, mentre permangono alcune incertezze sulle condizioni di Zammarini, El Kaddouri e Antenucci, i quali, pur non essendo al meglio della forma a causa di acciacchi accusati durante la settimana, sembrano intenzionati a stringere i denti e a scendere in campo, vista la scarsità di alternative nei rispettivi ruoli.
Nonostante le defezioni, Baldini ha voluto sottolineare il buono stato di forma del resto della squadra: «A parte gli infortunati gli altri ragazzi stanno tutti bene. La condizione è buona, grazie anche ai miei preparatori, e di fatto nei secondi tempi abbiamo sempre superato gli avversari sul livello fisico». Un aspetto confortante per il tecnico, che ha poi aggiunto: «Stiamo lavorando sia a livello collettivo sia coi singoli, faccio l’esempio di Calapai che ho visto come uno dei ragazzi più in difficoltà, ma che ha risposto positivamente sul campo».
Baldini ha poi analizzato le scelte tattiche operate nella precedente gara: «La formazione di domenica scorsa era pensata per mettere in campo i giocatori di maggior qualità che nelle occasioni precedenti avevano raddrizzato delle situazioni di svantaggio». Il tecnico ha poi espresso la sua preferenza per un certo tipo di atteggiamento da parte della squadra: «Io amo questa squadra quando si esprime come nel secondo tempo con il Legnago, faccio molta più fatica quando gioca come nel primo tempo. L’ideale sarebbe avere sempre l’atteggiamento del secondo tempo, anche con la consapevolezza di rischiare qualcosa col contropiede degli avversari. Ci stiamo lavorando».
Baldini ha poi evidenziato la consapevolezza del gruppo: «La squadra è consapevole della situazione, forse anche troppo. L’80-85% delle squadre avrebbe mollato dopo aver preso lo 0-1 dal Legnago e invece c’è stata la reazione forte. Numeri alla mano avremmo dovuto vincerla 4-1. I giocatori ci tengono molto e lo percepisco ogni giorno, se fosse il contrario sarei il primo a dirvelo».
L'analisi dell'avversario, la Torres, è stata un altro punto focale della conferenza stampa. Baldini ha descritto la formazione sarda come un avversario ostico: «La Torres è una squadra tosta, giocano assieme da anni, hanno anche lo stesso allenatore da tempo. È una squadra collaudata e quello che salta all’occhio è quanto sono tosti, a prescindere dai singoli». Il tecnico spallino ha poi sottolineato le assenze tra le fila della Torres: «Hanno dei giocatori squalificati (Giorico, Idda, Mercadante – ndr) ma hanno buoni sostituti».
Nonostante ciò, Baldini si aspetta una partita combattuta: «Mi aspetto una partita tosta dove dobbiamo trovare compattezza. È chiaro che il problema per noi, e di questo in quanto allenatore mi assumo le responsabilità, sono i gol presi, e con la Torres la concentrazione deve essere ai massimi livelli. Metterò in campo i giocatori che mi hanno dato questa sensazione durante la settimana».
Per quanto riguarda la formazione da schierare, Baldini ha spiegato il suo approccio: «Ho sempre pensato che i moduli siano dettati dai calciatori che hai a disposizione e quindi avendo ancora sabato ho tempo per fare le dovute valutazioni. A centrocampo abbiamo qualche acciacco e nel caso specifico di El Kaddouri va riconosciuto che è entrato molto bene col Legnago. Ha una settimana in più nelle gambe, ma non ha i 90 minuti. Per le qualità che ha è un giocatore che non possiamo perdere».
Un accenno anche al ruolo di Nador: «Nador? Per me può fare solo il difensore (ride, ndr). Ultimamente è cresciuto e ha meno giri a vuoto. Sta limitando gli errori che prima erano più frequenti. Quando parlo di solidità penso a una squadra in cui c’è Steve, poi vedremo in quale posizione di campo». Il riferimento a "Steve" sembra indicare Steve Meccariello, un elemento di esperienza e affidabilità per la retroguardia biancazzurra.
Infine, Baldini ha affrontato il delicato tema della lotta per non retrocedere e della possibilità di disputare i playout: «Io continuo a pensare partita per partita. È vero, c’è questa grossa possibilità, ma se muovi la classifica anche solo con qualche punto poi qualcosa succede. Il patto che abbiamo fatto vale sempre: dobbiamo provare a vincere ogni partita e per farlo bisogna eliminare in maniera assoluta l’abitudine di andare sempre sotto. L’unica partita che abbiamo vinto è stata quella in cui abbiamo fatto gol noi per primi. Il gol poi lo possiamo trovare, dobbiamo essere compatti nella fase di non possesso».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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