Livorno, il pres. Esciua: «Una squadra e una tifoseria come questa meritano ben altri palcoscenici»

Dopo un'attesa che sembrava infinita, durata ben quattro anni, il Livorno può finalmente tornare a sorridere. Un periodo di quasi 1.500 giorni trascorsi tra campionati di Eccellenza e Dilettanti che ha messo a dura prova la pazienza dei suoi appassionati sostenitori. Ma ora l'incubo è terminato: la storica società toscana ha conquistato la promozione in Serie C, riportando la squadra nel calcio professionistico.

L'entusiasmo è esploso al triplice fischio finale dello stadio Matteini, dove i giocatori hanno dato inizio ai festeggiamenti che si sono poi trasferiti all'Armando Picchi, accolti da una folla di oltre duemila tifosi in delirio. In questa cornice di gioia incontenibile, il capitano Luci e i suoi compagni hanno ricevuto la coppa direttamente dalle mani del sindaco Luca Salvetti, prima di concedersi ai propri sostenitori per celebrare insieme questo storico risultato.

«Finalmente il Livorno torna nel calcio che conta», ha dichiarato con evidente soddisfazione il presidente Joel Esciua durante i festeggiamenti. «Una squadra e una tifoseria come questa meritano ben altri palcoscenici. Adesso sì che possiamo festeggiare», ha aggiunto il numero uno del club, evidenziando il forte legame tra la squadra e i suoi sostenitori.

Alle parole di Esciua hanno fatto seguito le dichiarazioni cariche di emozione del presidente onorario Enrico Fernandez Affricano: «È bellissimo vedervi qui, sono proprio felice di quanto fatto e di dove siamo arrivati», ha affermato rivolgendosi alla folla di tifosi presenti.