Lo Spezia di Luca D'Angelo ha centrato l'obiettivo finale dei playoff di Serie B, superando il Catanzaro per 2-1 nella gara di ritorno delle semifinali disputata al Picco. Un risultato che, unito al successo per 2-0 ottenuto all'andata in Calabria, consegna agli aquilotti il pass per la finale contro la Cremonese, già qualificata dopo aver eliminato il Venezia.
La serata ligure ha registrato un nuovo record di affluenza per l'impianto spezzino, con 11.962 spettatori presenti sugli spalti, tutti testimoni di una prestazione caratterizzata da grande determinazione e solidità tattica da parte della formazione bianca. Il tecnico D'Angelo ha operato una sola modifica rispetto all'undici che aveva trionfato al Ceravolo, inserendo Vignali al posto di Elia per preservare quest'ultimo dal rischio squalifica, essendo diffidato.
La partita si è sviluppata su ritmi elevati fin dalle battute iniziali, con lo Spezia che ha mantenuto il proprio pressing alto per impedire agli avversari di costruire dal basso. Il primo episodio significativo si è verificato al quarto d'ora, quando il capitano Hristov è rimasto a terra dopo uno scontro aereo con La Mantia, riportando una ferita allo zigomo che ha richiesto un lungo intervento medico e successive cure in campo.
Il Catanzaro, schierato da Caserta con un assetto più offensivo per tentare la rimonta, è riuscito a portarsi in vantaggio al 32' con Cassandro, bravo a sfruttare gli sviluppi di un calcio da fermo per battere Gori. La gioia degli ospiti, tuttavia, è durata appena quattro minuti: al 36' Aurelio ha ristabilito la parità con un preciso piatto sinistro dopo che Pigliacelli aveva respinto corto un cross dalla destra di Kouda.
La ripresa ha visto lo Spezia mantenere un atteggiamento propositivo nonostante il vantaggio aggregato. Il momento decisivo è arrivato al 61', quando Wisniewski ha deviato in rete una punizione battuta da Pio Esposito. Inizialmente annullata dall'arbitro Marchetti per un presunto fallo su Iemmello, la rete è stata poi convalidata dopo la revisione al VAR, portando il punteggio sul 2-1 definitivo.
La fase finale dell'incontro è stata segnata da diversi episodi di tensione. Al rientro in campo dopo i cambi, Reca ha riportato una vistosa ferita al volto in uno scontro con il portiere avversario Pigliacelli, richiedendo un lungo stop per le medicazioni. Nel finale, la partita ha visto l'espulsione di Biasci per un pugno rifilato a Hristov a palla lontana, episodio che ha generato ulteriori discussioni e ammonizioni.
Dal punto di vista tattico, la formazione di D'Angelo ha dimostrato ancora una volta la propria maturità, gestendo con intelligenza i momenti critici della gara e non concedendo spazi significativi a un Catanzaro costretto a scoprirsi per cercare la rimonta. La difesa a tre composta da Wisniewski, Hristov e Mateju ha retto l'urto degli attacchi calabresi, mentre a centrocampo Nagy e Cassata hanno garantito equilibrio e sostanza.
Per il Catanzaro, nonostante l'impegno profuso e alcune interessanti trame offensive orchestrate da Iemmello, non è bastata la maggiore spinta offensiva impressa da Caserta per ribaltare l'esito della doppia sfida. Gli uomini del tecnico campano hanno pagato la difficoltà a creare occasioni nitide e l'efficacia dello Spezia nelle transizioni difesa-attacco.
La qualificazione rappresenta per lo Spezia un traguardo di grande prestigio, considerando che la squadra era retrocessa dalla Serie A appena due stagioni fa. Ora gli aquilotti si preparano ad affrontare la Cremonese nella finale che decreterà l'ultima promossa nella massima serie, con la possibilità concreta di tornare nel calcio che conta dopo un percorso di crescita costante.
La Curva Ferrovia, che ha sostenuto la squadra per tutta la durata dell'incontro, ha già iniziato a sognare il ritorno in Serie A, consapevole che manca solo un ultimo passo per coronare una stagione memorabile. La finale contro la Cremonese di Giovanni Stroppa si preannuncia come un confronto equilibrato tra due formazioni che hanno dimostrato solidità e carattere nel corso di questi playoff.
Il cammino dello Spezia verso la Serie A passa ora attraverso la doppia sfida con i lombardi, con la consapevolezza di aver costruito una base solida su cui poggiare le ambizioni di promozione. La prestazione contro il Catanzaro ha confermato la crescita del gruppo e la validità del progetto tecnico, elementi che saranno fondamentali nell'ultimo atto di questa appassionante corsa verso il calcio che conta.
Spezia - Catanzaro 2-1
Spezia (3-5-2): Gori; Wisniewski, Hristov, Mateju (23’sr Reca); Vignali, Cassata (38’st Elia), Nagy, Kouda (38’st Falcinelli), Aurelio; P.Esposito (44’st Colak), Di Serio (23’st Bandinelli). (Chichizola, Ferrer, S.Esposito, Lapadula, Candelari, Benvenuto, Giorgeschi).
All. Luca D’Angelo.
Catanzaro (4-2-3-1): Pigliacelli; Cassandro, Bonini, Scognamillo, Quagliata; Pompetti, Petriccione (34’st Pontisso), Buso (1’st D’Alessandro). Iemmello, Ilie (21’st Biasci); La Mantia (21’st Pittarello). (Gelmi, Borrelli, Antonini, Compagnon, Brighenti, Pagano, Seck).
All. Fabio Caserta.
Arbitro: Matteo Marchetti (Ostia Lido).
Assistenti: Daniele Bindoni (Venezia), Marco Ceccon (Lovere).
Quarto ufficiale: Paride Tremolada (Monza):
Var e Avar: Gianluca Aureliano (Bologna), Antonio Rapuano (Rimini).
Ammoniti: La Mantia, Mateju, Scognamillo, Falcinelli.
Espulso: Basci al 42’st.
Angoli: 2-2.
Recupero: 3’ e 5’.
Note: 11.962 spettatori.
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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