Il futuro della Pro Patria nel panorama del calcio italiano è avvolto da un'attesa palpabile, con la possibile riammissione in Serie C che tiene in fibrillazione tifosi e addetti ai lavori. A fare il punto sulla situazione è la presidente del club, Patrizia Testa, che ai microfoni di varesenoi.it ha offerto una panoramica chiara, seppur intrisa di incertezze, sulle prospettive della squadra.

Un'attesa nel vuoto e la solidità dei dati oggettivi

La presidente Testa non nasconde una certa frustrazione per la mancanza di certezze concrete. «Si sta parlando del vuoto, almeno fino a stasera», dichiara con schiettezza, evidenziando una situazione di stallo in cui le discussioni non hanno ancora prodotto riscontri definitivi. Nonostante l'incertezza generale, vi è un elemento tangibile su cui la Pro Patria può contare: la sua posizione privilegiata nelle graduatorie. «L’unico dato oggettivo è che la Pro Patria è prima nella graduatoria delle riammissioni e terza in quella dei ripescaggi», sottolinea Testa. Questo posizionamento rappresenta un punto di forza indubbio, derivante da un percorso di gestione esemplare che ha contraddistinto la sua presidenza.

Dieci anni di trasparenza e correttezza come pilastri fondamentali

Al di là delle mere questioni burocratiche e delle attese legate alle decisioni federali, Patrizia Testa tiene a ribadire i valori che hanno guidato la Pro Patria durante il suo decennio alla guida del club. «Al di là di tutto, voglio solo ribadire che, in questi dieci anni di mia presidenza, la Pro Patria ha sempre agito con trasparenza e correttezza», afferma con orgoglio. Questo impegno costante verso una condotta irreprensibile è la base su cui si fondano le speranze di una riammissione. La presidente riconosce che il verdetto del campo, che ha impedito la promozione diretta, ha lasciato un senso di «rammarico» e la voglia di «riscattare» tale esito. Tuttavia, se l'attuale situazione dovesse portare a un risultato positivo, esso sarebbe la diretta conseguenza di un operato irreprensibile. «Se oggi questo atteggiamento potrà portarci a un risultato - al di là di quello ottenuto sul campo, che ci rammarica e che vogliamo riscattare - allora ben venga», prosegue Testa, esprimendo una prospettiva di accettazione e fiducia nel merito.

In sintesi, la presidente della Pro Patria è convinta che qualsiasi riconoscimento, in termini di riammissione o ripescaggio, non sarebbe un favore, ma il giusto premio per una gestione etica e cristallina. «Se ci verrà riconosciuto qualcosa, sarà il frutto di un percorso limpido», conclude Patrizia Testa, rimarcando la coerenza e l'integrità che hanno contraddistinto il cammino della Pro Patria.

Sezione: Serie C / Data: Ven 06 giugno 2025 alle 19:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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