Pareggio amaro per il Tuttocuoio nel recupero della 28ª giornata del Girone D di serie D. La squadra neroverde pareggia con il San Marino (dopo essere stato in vantaggio per 4-2 a meno di 10 minuti dal termine e con un uomo in più), sprecando così l’opportunità di festeggiare con anticipo la salvezza.

La presidente Paola Coia tuona dopo il 4-4 con il San Marino: «Oggi (ieri per chi legge, ndr), per la prima volta, sono profondamente delusa. Ho digerito il 5-0 con l’Imolese e quello con la Sammaurese perché consapevole in entrambe le occasioni la squadra era rimasta a Ponte a Egola… ma oggi non riesco a mandare giù quanto accaduto. Dopo un primo tempo di sofferenza, siamo tornati in campo nella ripresa con la determinazione necessaria, tant’è che abbiamo ribaltato il risultato. Per la prima volta abbiamo segnato quattro reti in una partita: un evento per noi. Poi però in otto minuti siamo riusciti a farci pareggiare la gara; ho avuto la netta sensazione che se fosse durata due minuti in più l’avremmo anche persa! Questo è sinonimo di scarsa mentalità e di poca ambizione: la vittoria avrebbe portato il Tuttocuoio al 6° posto in classifica. Dopo aver costruito un vantaggio meritato, la squadra ha ceduto alla paura, smettendo di giocare e permettendo agli avversari (in dieci uomini) di rientrare in partita senza alcuna reale opposizione. Chi scende in campo con questa maglia ha il dovere di lottare fino all’ultimo minuto, senza esitazioni né alibi. Mi aspetto adesso una risposta immediata da parte dei giocatori, dentro e fuori dal campo: la maglia che indossano merita rispetto, e il rispetto si conquista con il carattere e la mentalità vincente».

Riviviamo il match. Nel primo tempo è la squadra di casa, affamata di punti, a giocare meglio e a spingere di più. Al 5’ già pericoloso Passewe, su break di Giacomini, che impegna Carcani, bravo a bloccare a terra. Dopo un’altra azione di Passewe, il San Marino passa in vantaggio al 9’: Giacomini guida l’attacco locale, dal quale nasce un batti e ribatti in area, il più lesto è di Francesco che scaraventa la palla in rete. 

Dopo un tiro fuori del solito Passewe, cresce però il Tuttocuoio: al 19’ si fa vedere Boiga che dopo uno spunto personale, prova il tiro da fuori che finisce a lato. Tre minuti dopo ancora il “10” neroverde impegna in due tempi Branduani con un tiro però fiacco. È il preludio al pareggio ospite grazie a Russo che guadagna un calcio di rigore che viene trasformato da capitan Fino. 

L’1-1 dura però solo due minuti: ancora sull’asse Passewe-Giacomini i Titani sfruttano una veloce ripartenza con Giacomini che salta Carcani e sigla il 2-1. Nel finale di frazione ancora locali minacciosi con le conclusioni del solito Passewe e di Di Francesco, senza però esito.

Nella ripresa la gara cambia volto: mister Firicano esegue tre cambi nell’intervallo (entrano Veron, Haka e Di Natale) e il Tuttocuoio alza il baricentro. Dopo 7 minuti, ecco l’episodio che sembra dare il punto di svolta al match: su tiro di Di Natale, “parata” di Pericolini con conseguente espulsione del giocatore e calcio di rigore per i ragazzi della presidente Paola Coia. Stavolta è Boiga a incaricarsi del tiro e a riportare il match sul risultato di parità. 

Il Tuttocuoio insiste e trova quattro minuti dopo il sorpasso grazie a Klaudio Haka che mette in rete da sottoporta dopo un’incertezza della difesa biancoceleste. Passano meno di dieci minuti e il gol del 4-2 di Bardini di testa, su servizio di Veron, pare chiudere la contesa. 

Nel finale però, dopo un’occasione in contropiede per Di Natale, il San Marino trova il gol del 3-4 con Mezzasoma abilissimo con una mezza rovesciata a battere Carcani. I locali prendono coraggio e si gettano in avanti, nonostante l’inferiorità numerica. E così, dopo che il portiere neroverde è riuscito a deviare sul palo una conclusione ravvicinata di Arcopinto, ecco che in pieno recupero il triangolo Arcopinto-Muro-Arcopinto consente ad Haruna di testa di siglare il clamoroso 4-4 che lascia tanti rimpianti alla squadra di Ponte a Egola.

 

Sezione: Serie D / Data: Gio 27 marzo 2025 alle 06:45
Autore: Elena Carzaniga
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