Dura replica di Roberto Di Paolo alle recenti dichiarazioni dell'Assessore Alessandro Onorato sulla dolente vicenda stadio che sta interessando l'Ostiamare. Il dimissionario presidente del club ha risposto con una nota ufficiale alle affermazioni dell'Assessore capitolino riguardo alla situazione dell'impianto sportivo e al futuro delle attività della società.
Di Paolo contesta la versione fornita da Onorato, sottolineando come il club abbia cercato attivamente soluzioni attraverso comunicazioni ufficiali inviate al Dipartimento Sport di Roma Capitale nelle date del 3 e 16 dicembre 2024. Secondo quanto affermato, la società avrebbe tentato di risolvere una situazione critica causata da "abusi commessi da altri e perpetratisi negli anni passati in maniera indisturbata".
La questione centrale riguarda l'inagibilità dichiarata non solo delle tribune ma anche degli spogliatoi e degli spazi sociali, con una richiesta di demolizione immediata. Di Paolo riferisce che il club ha garantito l'attività fino a fine stagione, pur segnalando ufficialmente l'impossibilità di assicurare le necessarie condizioni di sicurezza per atleti e bambini, oltre alle coperture assicurative richieste.
"È stata chiesta un'autorizzazione in deroga all'uso delle strutture almeno fino a fine anno sportivo", rivela Di Paolo, "ma la risposta deve essersi persa tra i corridoi del Campidoglio". L'ex presidente si interroga inoltre sulle modalità con cui una eventuale società pubblica potrebbe garantire il proseguimento delle attività, considerando le stesse problematiche di agibilità che hanno portato all'attuale situazione.
Questo il testo integrale della nota di Di Paolo:
Resto allibito di fronte a quanto affermato dall’Assessore Alessandro Onorato nella sua ultima nota stampa - dichiara Roberto Di Paolo - Noto con piacere che l’Assessore, come mai fatto nel corso di questa spinosa vicenda, ora finalmente dimostra una particolare preoccupazione e curiosità per il futuro dei nostri tesserati. Avrei preferito però che quella stessa curiosità fosse stata rivolta, a monte di tutto, verso chi ha commesso quegli abusi che hanno finito con lo schiacciare il futuro di quelle famiglie a cui lui dice di tenere tanto e alle quali io stesso ho sempre dimostrato con fatti tangibili, e non mere parole e promesse, onestà e trasparenza totale. Rimane poi un comunicato all’interno del quale si cerca di scaricare sulla proprietà dell’Ostiamare l’intera colpa della chiusura dell’impianto e dell’impossibilità del proseguimento dell’attività agonistica e della Scuola Calcio.
La dimostrazione del contrario arriva dalle comunicazioni ufficiali inviate proprio al Dipartimento Sport di Roma Capitale, in data 3 Dicembre 2024 e 16 Dicembre 2024, da cui si evince che la società ha cercato con tutte le sue forze e con ogni mezzo ragionevole di porre rimedio ad una situazione figlia di abusi commessi da altri e perpetratisi negli anni passati in maniera indisturbata. Quando ho lasciato la carica di Presidente ho promesso che avrei tenuto fede agli impegni e così ho intenzione di fare a patto che non mi si chieda di espiare le colpe di altri. È stata chiesta la demolizione immediata e pertanto tali strutture sono state dichiarate inagibili, non solo le tribune ma anche gli spogliatoi e gli spazi sociali.
Per amore di Ostia e delle famiglie dei nostri tesserati abbiamo garantito l’attività fino a fine stagione ma abbiamo segnalato in via ufficiale, senza ricevere risposta alcuna, che la non agibilità dichiarata non consente le condizioni di sicurezza per i bambini e per gli atleti né le necessarie coperture assicurative, oltre a non consentire nemmeno gli allenamenti delle squadre agonistiche. E’ stato quindi chiesto un provvedimento di autorizzazione in deroga all’uso di dette strutture almeno fino a fine anno sportivo ma la risposta deve essersi persa tra i corridoi del Campidoglio. Adesso sento parlare di nomina di nuovo concessionario e di una società pubblica che garantirebbe il proseguimento dell’attività della scuola calcio, mi chiedo però con quali autorizzazioni o deroghe lo farebbe? Probabilmente con le stesse che abbiamo richiesto noi e che mai ci sono state concesse…
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