È stata una Pasqua dolcissima per l'Ugento che, in soli quattro giorni, ha conquistato sei preziosissimi punti, pari al 20 per cento di quanto accumulato nei precedenti sette mesi e mezzo di campionato. La formazione giallorossa ha infatti bissato il successo casalingo ottenuto contro il Martina con un'importante vittoria esterna sul campo del Fasano.
Un doppio colpo contro avversarie di indubbio valore: il Martina, già sicuro di disputare i playoff, e il Fasano, principale favorito per occupare il quinto posto finale, anche se dovrà difenderlo dagli assalti di Virtus Francavilla, Matera e Nardò.
Trascinata dalle prestazioni decisive di Francesco Ancora e Juanito Sanchez, la squadra guidata da Mimmo Oliva ha sfruttato appieno il passo falso dell'Acerrana e il rallentamento del Manfredonia, scavalcandole entrambe in classifica e piazzandosi provvisoriamente al tredicesimo posto. Se il campionato terminasse oggi, l'Ugento sarebbe salvo grazie all'ampio vantaggio di undici punti sulla terzultima (attualmente il Brindisi). Come previsto dal regolamento, quando tra sedicesima e tredicesima ci sono più di sette punti di margine, il playout non si disputa e retrocede direttamente la squadra peggio classificata.
«Sembra un sogno», ha esclamato mister Mimmo Oliva commentando la classifica al termine della 32ª giornata. La vittoria al "Vito Curlo" non è stata però priva di difficoltà, come evidenziato dallo stesso allenatore giallorosso. In vantaggio per 0-1 e con il Fasano ridotto prima in dieci uomini, per l'espulsione di Onraita al 42', e poi addirittura in nove dal 52' quando anche Penza ha guadagnato gli spogliatoi in anticipo per un fallo grave, l'Ugento ha rischiato di subire il pareggio.
«Abbiamo giocato un primo tempo strepitoso - ha dichiarato Oliva - stentando solo nei primi dieci minuti anche perché giocavamo controvento. Il Fasano era ben messo in campo e ci ha aggredito, poi è rimasto in dieci e anche in nove ma noi non possiamo soffrire in quel modo, in queste cose dobbiamo migliorare. Una squadra come la nostra deve avere fame fino alla fine. Sappiamo che ci stiamo giocando una grossa fetta di salvezza ed è stata l'unica cosa che non mi è piaciuta dei ragazzi, ai quali devo solo dire grazie e bravi per ciò che stanno facendo».
Dopo aver elogiato i suoi giocatori, il tecnico ha immediatamente riportato l'ambiente con i piedi per terra: «Ci sono altre due partite importanti, dobbiamo restare concentrati perché ancora non abbiamo fatto nulla, ma siamo sulla strada giusta».
Il calendario propone ancora due sfide dall'elevato grado di difficoltà. Domenica 27 aprile Martinez e compagni disputeranno l'ultima partita casalinga ospitando il Matera al "Comunale". La formazione lucana, che sembrava aver accantonato le ambizioni di playoff dopo una striscia negativa di sei partite consecutive senza vittorie, si è rilanciata giovedì scorso rimontando e superando l'Angri. Un risultato che ha favorito indirettamente l'Ugento, ma che ha anche permesso al Matera di scavalcare il Nardò e avvicinarsi alla Virtus Francavilla.
I giallorossi dovranno affrontare con le dovute cautele un avversario che può contare su calciatori affermati nel professionismo, come l'ex Lecce Matteo Di Piazza, e su elementi navigati per la categoria come l'attaccante argentino Pablo Burzio.
Dopo la sfida col Matera, l'Ugento chiuderà la stagione regolare contro la Virtus a Francavilla Fontana, proprio su quel campo dove i giallorossi conquistarono la loro prima storica promozione il 5 maggio 2024, travolgendo il Bisceglie. Se questa coincidenza rappresenterà un benevolo segno del destino, lo scopriremo a breve.
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