Il sogno è diventato realtà. Dopo 27 anni di attesa, il Casarano torna nel calcio professionistico conquistando la promozione in Serie C. Un traguardo storico celebrato dal presidente Antonio Filograna Sergio con una sentita lettera aperta pubblicata sul sito ufficiale del club rossazzurro.
«Dopo mesi di sacrifici, sudore e grandi emozioni finalmente il nostro campionato è giunto al felice epilogo. Si conclude un anno importante, una stagione calcistica che, dopo 27 anni, ci riporta in serie C», inizia così il messaggio del numero uno della società pugliese, che ha voluto ripercorrere le tappe fondamentali di questa cavalcata trionfale.
Il percorso è iniziato nell'estate 2024, quando la nuova dirigenza ha gettato le basi per un progetto ambizioso: «Eravamo partiti, in quel lontano mese di luglio del 2024, carichi di speranze e di grandi aspirazioni. Volevamo rincorrere un sogno, il grande desiderio agognato da un intero popolo, il nostro popolo rossoazzurro».
Filograna sottolinea come sia stata fondamentale la scelta degli uomini prima ancora che dei calciatori: «Fin da subito, insieme a Fulvio Navone e con il ritorno di Antonio Obbiettivo, abbiamo gettato le basi con i giusti presupposti e con la precisa scelta di puntare sugli uomini ancor prima che sui calciatori».
La svolta della stagione è arrivata dopo la prima sconfitta, maturata l'8 dicembre 2024 ad Andria, che ha spinto il presidente a un cambio alla guida tecnica nonostante la squadra fosse seconda in classifica: «A qual punto era necessario un atto di coraggio, ma anche di spregiudicatezza. Avevamo la convinzione di avere una squadra forte e completa, ma la guida tecnica, purtroppo, non si stava dimostrando all'altezza della situazione».
La scelta è ricaduta su Vito Di Bari, tecnico «sconosciuto ai più» ma che ha conquistato immediatamente la fiducia del presidente: «A me bastarono pochi minuti per cogliere negli occhi di Vito Di Bari quell'ambizione e quelle motivazioni che cercavo per guidare un gruppo importante. Quell'incontro nel mio ufficio credo sia stato lo spartiacque per ridare linfa vitale a quel nostro sogno sempre più crescente».
Per una curiosa coincidenza del destino, la matematica promozione è arrivata proprio contro l'Andria, la stessa squadra contro cui era maturata la sconfitta che aveva portato al cambio di allenatore: «E così, quella che era stata la partita della svolta, l'8 dicembre 2024, nella gara di ritorno, ci permetteva, dopo 27 lunghi anni, di ritornare nel calcio che conta, in serie C».
Il presidente ha voluto ringraziare tutti i protagonisti di questa stagione memorabile: «Dai miei compagni di viaggio dirigenti, ma soprattutto amici, a tutti i calciatori, ai tecnici, allo staff medico ed a tutti i dipendenti della nostra società. Siamo riusciti a creare un gruppo unito, una vera Famiglia».
Un plauso particolare è andato ai tifosi: «Il mio personale plauso va a tutto il nostro popolo rossoazzurro, a tutti i nostri impareggiabili tifosi, a tutti i nostri sportivi, che, con grande passione e ritrovato entusiasmo, hanno fatto sempre sentire il loro straordinario calore». Filograna ha ricordato con emozione come non vedesse lo stadio «così colmo dai tempi lontani della serie C».
La lettera si conclude con un commovente ricordo personale e uno sguardo al futuro: «Un ultimo pensiero ed un ringraziamento particolare lo voglio dedicare a mio zio. La serie C era il suo sogno anche se lui mirava ancora più in alto. Voglio dedicare questa vittoria a lui, perché sono convinto che dall'alto dei cieli ci ha saggiamente guidato ed indicato la strada giusta per raggiungere questo traguardo».
Prima di affrontare la nuova sfida della Serie C, il Casarano parteciperà alla Poule scudetto, «trofeo ambizioso per il quale consumeremo tutte le restanti energie e gocce di sudore». Ma la testa è già al prossimo campionato: «Ci attende la serie C, un campionato difficile che non conosciamo bene e proprio per questo motivo intendiamo essere pronti ad affrontare questa avventura nuova ed intrigante, sempre uniti e sempre vicini per un nuovo futuro tutto da vivere insieme».
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