La partita di ieri ha rappresentato una svolta significativa per il percorso dell'Ancona in campionato. I tre punti conquistati non solo hanno rafforzato la loro posizione in classifica, ma hanno anche portato con sé una dedica speciale, un gesto di profondo affetto e riconoscenza verso una figura molto amata nella città dorica. Al termine dell'incontro, un Massimo Gadda visibilmente soddisfatto ha espresso tutta la sua gioia per l'importante traguardo raggiunto, aprendo il suo intervento con parole che toccano il cuore dei tifosi:
«Innanzitutto siamo contenti di aver regalato un bel successo ai figli di Totò Mazzarano». Con queste parole, l'allenatore ha voluto sottolineare il forte legame emotivo che unisce la squadra alla sua gente e il desiderio di onorare la memoria di Totò Mazzarano, una figura storica per l'ambiente anconetano.
Ma l'analisi di Gadda non si è fermata al significato emotivo della vittoria. Il tecnico ha poi approfondito la prestazione dei suoi ragazzi, con un tono di voce che tradiva una leggera commozione nel ricordare la presenza dei sostenitori sugli spalti: «che sono venuti a vedere la partita – ha esordito il mister -. Abbiamo cercato di fare la partita perché volevamo portarla a casa, credo che l’abbiamo fatto con continuità a volte facendo cose buone e altre commettendo degli errori ma siamo stati premiati dal risultato». Le sue parole evidenziano la determinazione della squadra nel voler ottenere la vittoria, un obiettivo perseguito con impegno e nonostante qualche imperfezione fisiologica nel corso di una partita.
Lo stesso Gadda non ha nascosto le difficoltà incontrate durante i novanta minuti di gioco. «È stata dura, il Notaresco è una squadra molto fisica oltre che assetata di punti salvezza. Sono molto contento, abbiamo ottenuto la salvezza che ci sembrava scontata ma a inizio campionato c’era il rischio di venire risucchiati nei bassifondi». Questa ammissione sottolinea come la conquista della salvezza, pur rappresentando un obiettivo minimo, non fosse affatto scontata, soprattutto considerando le insidie che il campionato ha riservato. La squadra, però, ha saputo reagire alle avversità, dimostrando carattere e tenacia nel raggiungere il traguardo prefissato.
E se la salvezza rappresenta un punto fermo, lo sguardo di mister Gadda è già proiettato verso orizzonti più ambiziosi. «Chiaro, poi, che questa partita ci apre le porte alla possibilità di fare i playoff che sarebbero una grande soddisfazione per tutti». L'ipotesi di disputare i playoff rappresenta ora un'opportunità concreta, un sogno che la squadra e l'intera città sportiva anconetana possono coltivare con rinnovato entusiasmo. Questo potenziale traguardo aggiunge un ulteriore stimolo per il finale di stagione, alimentando la motivazione di giocatori e tifosi.
Nel corso della sua analisi post-partita, l'allenatore ha voluto anche soffermarsi sull'importanza delle scelte tecniche, in particolare sulla decisione di lasciare inizialmente in panchina un giocatore come Laukzemis. «Laukzemis in panchina? Abbiamo voluto dare una possibilità a Filippo Bellucci, un ragazzo che si meritava la titolarità, è un portiere forte». Questa spiegazione evidenzia la fiducia di Gadda nell'intero organico a sua disposizione, con la volontà di valorizzare il talento di tutti i giocatori e di premiare l'impegno e la dedizione dimostrati da Bellucci.
Infine, un pensiero non poteva non essere rivolto alla tifoseria, in particolare al settore più caldo del tifo anconetano, la Curva Nord, assente in segno di protesta. «Gadda, poi, si è espresso sull’assenza della Curva Nord rimasta fuori dal proprio settore per la contestazione verso i soci del club Stefano Marconi e Massimiliano Polci: «L’assenza dei nostri tifosi infondeva alla partita ancora più difficoltà perché non siamo abituati a vedere il Del Conero così è l’ambiente era un po’ surreale, ci hanno dato una grande mano durante tutto il corso della stagione al di là della loro scelta di non entrare allo stadio in questa gara».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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