Pescara, Baldini: «La fortuna ci ha assistito. Finali? Vanno vinte...»

Il Pescara ha staccato il biglietto per la finale dei playoff di Serie C, confermando quanto di buono aveva fatto vedere nella gara d'andata. Il pareggio per 1-1 contro l'Audace Cerignola è bastato agli abruzzesi per blindare la qualificazione, forte del prezioso 4-1 conquistato in trasferta nella prima sfida. Una qualificazione che porta la firma di una squadra matura, capace di gestire la pressione nei momenti cruciali.

La formazione pugliese ha venduto cara la pelle, dimostrando carattere e compattezza tattica in una serata in cui era chiamata a un'impresa titanica. Il Cerignola ha interpretato la gara con personalità e determinazione, mettendo occasionalmente in difficoltà i biancazzurri e rendendo la serata meno scontata di quanto potesse apparire alla vigilia.

L'equilibrio sostanziale emerso dal risultato finale testimonia la qualità dell'approccio degli ospiti, che non si sono mai arresi nonostante l'evidente svantaggio accumulato nella prima frazione di questa doppia sfida. La prestazione dei pugliesi ha confermato i progressi compiuti nel corso della stagione e la solidità di un progetto tecnico ben strutturato.

Per il Pescara, l'obiettivo minimo è stato centrato senza particolari affanni, anche se la strada verso la finale non è stata priva di insidie. Gli abruzzesi si sono dimostrati squadra esperta, capace di amministrare il vantaggio acquisito senza correre rischi eccessivi, ma al tempo stesso senza rinunciare completamente alla fase offensiva.

L'appuntamento con l'atto conclusivo dei playoff vedrà il Pescara affrontare la Ternana, avversario già incrociato durante la stagione regolare con risultati alterni. I precedenti stagionali parlano di una vittoria abruzzese all'andata e di un pareggio nel match di ritorno, ma la finale rappresenterà ovviamente un capitolo completamente nuovo di questa rivalità.

Nel post-gara, il tecnico Silvio Baldini ha analizzato il percorso della sua squadra con la consueta schiettezza, riconoscendo i meriti degli avversari e sottolineando l'importanza del gruppo nel raggiungimento di questo traguardo. Le sue parole hanno messo in evidenza sia le difficoltà incontrate che la crescita della formazione: "Bisogna riconoscere che il Cerignola ci ha messo in difficoltà, sono state due partite molto toste. La fortuna ci ha assistito. Ma i miei calciatori sono stati bravissimi, dal ritiro di Palena a oggi che siamo arrivati in finale".

L'allenatore siciliano ha poi ripercorso alcuni momenti delicati della stagione, rivelando episodi personali che hanno segnato il suo percorso sulla panchina biancazzurra: "Quando iniziai il ritiro con il Pescara il direttore sportivo che mi ha scelto Daniele Delli Carri andò via, ci rimasi male. Fui triste. La mia famiglia mi ha dato la forza di andare avanti in questa avventura".

Baldini ha inoltre fornito una lettura tattica del percorso compiuto, sottolineando l'importanza delle scelte strategiche adottate: "Abbiamo vinto tante partite sicuramente anche con episodi fortunosi, ma non potevamo fare altro in determinate gare. Anche con il Cerignola ci è andata bene ma noi la linea difensiva dobbiamo tenerla alta. Rischiamo di prendere gol ma anche di farne tanti".

Il tecnico ha concluse le sue riflessioni con una filosofia di vita che traspare anche nel suo approccio professionale: "Ho sempre cercato di non essere il migliore ma di essere sempre me stesso. E cerco di farlo capire alla gente".

Guardando alla finale, Baldini ha fatto riferimento agli insegnamenti di un maestro del calcio italiano: "Nereo Rocco diceva che le finali non vanno giocate ma vanno vinte. Sono convinto che vinciamo perché la monetina che è stata lanciata in alto ha detto Pescara".

Con questo spirito di fiducia e determinazione, il Pescara si prepara ad affrontare l'ultimo ostacolo verso la Serie B, consapevole di aver già compiuto un percorso importante ma ancora distante dall'obiettivo finale. La finale promette spettacolo ed emozioni, con due formazioni determinate a conquistare l'agognata promozione.