La conferenza stampa del tecnico del Latina, Daniele Di Donato, dopo il pareggio interno contro il Monopoli per 0-0 nella sedicesima giornata del girone C di Serie C.
Tolti i primi venti minuti della ripresa la squadra mi è sembrata impaurita e questo ad oggi la limita.
"Normalmente un pò di paura subentra. Ci siamo cacciati noi in questa situazione e ne dobbiamo venire fuori noi. Oggi abbiamo cercato in tutti i modi di portarla a casa. Abbiamo spinto ma anche oggi non siamo stati fortunati. Siamo andati spesso al tiro senza mai segnare, è un periodo così. La nostra è stata una prestazione importante contro una buona squadra e dobbiamo ripartire da questo. Dobbiamo continuare a lavorare. Ci serve più coraggio in determinati momenti della partita.
Primi fischi in campionato.
"Ci sta tutto, ce li prendiamo come abbiamo preso gli applausi a inizio stagione. Credo sia giusto prendersi i fischi perché ci assumiamo le nostre responsabilità. Oggi i ragazzi hanno fatto una partita buona ma è giusto che la squadra vada sotto la curva a prendersi i fischi perché in questo momento lo meritiamo".
Nel secondo tempo avete avuto la reazione ma nel primo parziale la squadra sembra aver regalato una frazione all'avversario.
"Come ti ripeto la paura subentra, non vogliamo nasconderci dietro un dito ma la palla inizia a scottare. Per uscire da questa situazione dobbiamo osare qualcosa in più ed essere più coraggiosi. Nei momenti difficili abbiamo alzato i ritmi riuscendo a portare risultati importanti. Adesso inizio ad avere a disposizione tutti gli effettivi, ciò mi permette di poter impostare allenamenti di qualità e intensità. Questo si inizia a vedere, non siamo ancora tornati ma stiamo tornando. Ad oggi ci è mancata un pò di fortuna. Anche oggi abbiamo avuto 3-4 occasioni da gol. Diciamo che vedo il bicchiere mezzo pieno. Al 94' abbiamo rischiato su quel contropiede dove potevamo prendere gol quindi forse la fortuna inizia a girare. Domenica ci aspetta un'altra battaglia e siamo pronti a lottare. La colpa non può essere dei singoli. Fabrizi ci è andato spesso vicino così come Carletti. È normale che quando non segni da tanto le punte si scoraggiano. Dobbiamo continuare a lavorare e pian piano verrà tutto".
Con quanta speranza state aspettando il mercato?
"Ci manca qualcosa, inutile negarlo. Qualcosa bisogna fare e ne iniziamo a parlare, si vedrà poi a gennaio.
Mancano gli esterni dell'anno scorso. Ha pensato di cambiare modulo?
"Ci ho pensato ma se vai a vedere l'organico, cambiando disposizione ho sempre la coperta corta da qualche parte. Ho pensato di mettermi a quattro dietro ma mancano comunque gli esterni. Dovrei adattare i difensori centrali ad esterni e questo porta a non avere spinta e ad abbassarmi. Sto aspettando di recuperare tutti e poi vedere quello che si può fare"
Oggi Esposito non è riuscito a fare né la fase offensiva che quella difensiva.
"Io devo tener conto di tante cose quando faccio la formazione, anche dei cambi che in quel momento mi possono risollevare l'intensità. A volte scegli di far subentrare solo a partita in corso un elemento per dare ritmo alla squadra. Antonio ci sta mettendo del suo, si sta impegnando al massimo ma è evidente che ad oggi è un po' in difficoltà".
Riccardi sta tornando in condizione. È ipotizzabile spostarlo sulla trequarti?
"Ci ho pensato a metterlo dietro le punte ma in quel caso dovrei sacrificare la forza di questa squadra lasciando solo due uomini in mezzo al campo. Per noi le mezz'ali sono fondamentali perché ci danno spinta. Io la domanda su dove preferisse giocare a Riccadi gliel'ho fatta e mi ha risposto che il suo ruolo naturale è la mezz'ala. Leggo i giornali e vedo che viene scritto che giochi fuori ruolo. Lui mi ha confermato che si trova bene a centrocampo. In quella posizione è libero in fase offensiva poi in difesa gli chiedo solo di essere ordinato. Dove mi muovo ho sempre la coperta corta. Pensando a Sannipoli lui nasce mezz'ala, adattato a quinto di centrocampo, è finito per fare quasi il terzino".
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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