La sconfitta per 3-1 contro l'Adriese nella finale playoff disputata domenica al Tenni ha chiuso amaramente una stagione che doveva rappresentare il trampolino di lancio verso la Serie C. Il Treviso, però, non si ferma a leccare le ferite e ha già avviato la rivoluzione tecnica che dovrebbe portare la squadra veneta a centrare finalmente l'agognata promozione nella prossima annata.
I nuovi protagonisti della dirigenza
La società ha già delineato i contorni del nuovo assetto dirigenziale che guiderà il progetto tecnico. Attilio Gementi lascerà il ruolo di direttore sportivo, con Pierfrancesco Strano, ex Avellino, destinato a raccoglierne l'eredità. Parallelamente, anche la panchina cambierà volto: Carmine Parlato non sarà confermato, mentre Vincenzo Maiuri, reduce dall'esperienza alla Cavese, emerge come principale candidato per guidare la squadra nella prossima stagione.
Il vicepresidente Alessandro Botter, figura di riferimento della proprietà in quanto socio di maggioranza, ha fatto dalle colonne de Il Gazzettino il punto sulla situazione dirigenziale: «Per il ds dobbiamo aspettare che rescinda il contratto mentre per l'allenatore non abbiamo ancora preso una decisione. Maiuri è in una lista di papabili ma prima bisogna trovare l'accordo».
Investimenti e strategie di mercato
La delusione per l'obiettivo mancato ha spinto la dirigenza a rivedere al rialzo il proprio impegno economico. Botter ha confermato un incremento del budget destinato alla costruzione della rosa, pur precisando i termini dell'investimento: «Il budget aumenterà di sicuro ma non verrà raddoppiato anche perché già quello a disposizione per questa stagione era sostanzioso».
La filosofia della società appare chiara: non lasciare nulla al caso nella costruzione di un organico che possa finalmente centrare la promozione. L'approccio, tuttavia, sarà condiviso tra dirigenza e staff tecnico: «La società deve costruire la squadra di comune accordo con chi poi la allenerà», ha sottolineato il vicepresidente.
Il nodo della continuità tecnica
Uno degli aspetti più delicati riguarda la composizione della futura rosa. La scelta dei giocatori da confermare dipenderà dalle valutazioni del nuovo allenatore: «Questo andrà valutato con il nuovo mister, alla fine la decisione su chi confermare spetterà a lui in base alle sue scelte e al suo modulo di gioco».
Particolare attenzione verrà dedicata al ruolo del portiere, dove la società dovrà decidere se proseguire con la linea giovane adottata quest'anno: «Quest'anno abbiamo giocato con il 2006 in porta e sarà da capire se si confermerà questa scelta oppure se per il portiere si punterà su un giocatore di esperienza».
Botter ha rivelato che diverse trattative sono già in corso, ma ogni decisione definitiva dovrà attendere la definizione dell'organigramma tecnico: «È difficile parlare adesso, abbiamo tante trattative in corso ma prima di chiuderle bisogna avere l'approvazione del ds e del mister».
Progetti infrastrutturali e sviluppo del settore giovanile
Oltre agli aspetti strettamente tecnici, la società sta lavorando su un progetto di ampio respiro che riguarda le strutture sportive. Botter ha illustrato la visione a lungo termine del club: «Una società che vuole avere un futuro solido deve avere un centro di allenamento con 4-5 campi assieme».
La dirigenza sta valutando diverse opzioni, compresa la possibilità di utilizzare i campi di Lancenigo: «Ho parlato con il presidente della Provincia per capire se i campi di Lancenigo possono diventare un obiettivo magari utilizzandoli insieme agli amici del Villorba».
Per quanto riguarda il nuovo sintetico di San Bartolomeo, annunciato dal sindaco Mario Conte per settembre, Botter ha confermato la realizzazione dell'opera pur con qualche incertezza sui tempi: «Forse slitterà di qualche mese ma alla fine verrà fatto».
Il confronto con una stagione deludente
L'analisi della stagione appena conclusa non nasconde le responsabilità della squadra. Botter ha tracciato un bilancio severo ma realistico: «È stata una stagione negativa per la finale persa domenica e per il periodo buio passato fra gennaio e febbraio che ci ha fatto perdere i 4 punti di vantaggio sulla Dolomiti Bellunesi che poi ha vinto il campionato e conquistato la promozione diretta».
Il momento critico della stagione viene identificato nel periodo compreso tra gennaio e febbraio: «Non cerchiamo scuse, la Dolomiti è un'ottima squadra ma il campionato l'abbiamo buttato via noi perdendo 6 partite su 8». Una fase negativa che ha compromesso il vantaggio accumulato e costretto la squadra a inseguire attraverso i playoff.
Il rapporto con la tifoseria
Uno degli aspetti più delicati da gestire riguarda il rapporto con la curva Di Maio, che domenica ha abbandonato lo stadio dopo mezz'ora dal gol dell'Adriese. La protesta dei sostenitori rappresenta un segnale che la società intende raccogliere, consapevole dell'importanza del dodicesimo uomo per le ambizioni future.
Botter ha affrontato l'argomento con realismo: «Purtroppo posso fare la società più bella del mondo, mettere soldi a palate ma alla fine ai tifosi interessa solo vincere il campionato quindi dobbiamo riconquistarci la loro fiducia vincendo sul campo».
Le prospettive per il futuro
Il Treviso si appresta a vivere una stagione che dovrà necessariamente rappresentare la svolta definitiva verso la Serie C. La combinazione tra rinnovamento tecnico, maggiori investimenti e progetti infrastrutturali delinea un quadro ambizioso ma realistico.
L'obiettivo dichiarato rimane quello di costruire una squadra vincente, capace di non ripetere gli errori della stagione appena conclusa. La società ha dimostrato di aver appreso la lezione, investendo su competenza ed esperienza per non lasciare nulla al caso in quella che si preannuncia come la stagione della verità per le ambizioni del club veneto.
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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