La promozione in Serie C delle Dolomiti Bellunesi rappresenta il coronamento di un progetto ambizioso che ha saputo trasformare una visione territoriale in successo sportivo concreto. Paolo De Cian, presidente del sodalizio veneto, ha condiviso con Belluniverso le riflessioni su questo traguardo storico e sui programmi per il futuro.
Il dirigente ha ripercorso le origini di questa avventura calcistica che affonda le radici in una strategia di aggregazione territoriale. "La fusione è nata 4 anni fa, eravamo tutte squadre che militavano in D e abbiamo deciso di dare risalto a questa provincia, con l'obiettivo di unire le forze e cercare di raggiungere il professionismo. Non è stato facile anche per il campanilismo che c'è tra i vari comuni, ma ora tutta la provincia si sente unita in questo progetto", ha spiegato De Cian, evidenziando come il superamento delle rivalità locali sia stato fondamentale per il successo dell'iniziativa.
L'operazione aggregazione ha richiesto tempo e pazienza per vincere le resistenze iniziali, tipiche di un territorio dove le identità comunali sono storicamente molto radicate. Il risultato ottenuto dimostra però come la collaborazione tra diverse realtà possa generare risultati superiori alla somma delle singole parti.
Per quanto riguarda gli aspetti logistici della prossima stagione, il presidente ha fornito dettagli sui piani infrastrutturali del club. "Per il prossimo anno giocheremo a Feltre, ma faremo degli adeguamenti. Poi giocheremo a Belluno non appena saranno completati tutti gli interventi. La gioia di essere arrivati in C supera qualsiasi timore per la nuova categoria, però dobbiamo calarci nel professionismo. L'importante sarà strutturarci per rimanere a lungo in C, non vogliamo essere solo di passaggio", ha dichiarato De Cian, delineando una strategia a lungo termine.
L'approccio della dirigenza veneta dimostra maturità e realismo nell'affrontare il salto di categoria. La consapevolezza delle sfide che attendono la squadra nel mondo del calcio professionistico si accompagna a una programmazione attenta, sia dal punto di vista tecnico che organizzativo.
La scelta di utilizzare temporaneamente il campo di Feltre, in attesa del completamento dei lavori a Belluno, testimonia la volontà di garantire le migliori condizioni possibili per competere nella nuova categoria. Gli investimenti infrastrutturali rappresentano infatti un elemento cruciale per sostenere le ambizioni sportive del club.
Le parole del presidente riflettono un equilibrio tra entusiasmo per il traguardo raggiunto e pragmatismo nella pianificazione futura. L'obiettivo dichiarato di costruire una presenza stabile in Serie C, piuttosto che limitarsi a una breve apparizione, evidenzia la serietà del progetto sportivo.
La storia delle Dolomiti Bellunesi dimostra come il calcio possa diventare catalizzatore di identità territoriali più ampie, superando i confini municipali per abbracciare un'intera provincia. Il successo ottenuto rappresenta un modello interessante per altre realtà che potrebbero seguire un percorso simile di aggregazione e crescita.
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