Ospite negli studi di Prima Tivvù, durante la trasmissione Contatto Sport, il presidente dell'Avellino, Angelo Antonio D'Agostino, ha condiviso le sue emozioni e le sue riflessioni su una stagione indimenticabile, culminata con il tanto agognato salto in Serie B. Il numero uno del club irpino ha toccato temi cruciali come la svolta della stagione, la questione dello stadio Partenio e le strategie per il futuro.
Con un misto di soddisfazione e consapevolezza del percorso compiuto, D'Agostino ha esordito: «È stata una stagione splendida, è andata per il meglio, forse con una piccola dose di fortuna che nel calcio non guasta mai.
Ma è assolutamente vero, abbiamo saputo raddrizzare una partenza non semplice. La gioia è immensa, dopo tanti sacrifici ce l'abbiamo fatta. Abbiamo risollevato questo club che si trovava in una situazione critica. Forse avremmo potuto raggiungere questo risultato anche prima, ma siamo immensamente felici di esserci riusciti».
Guardando al quinquennio che ha portato alla Serie B, il presidente ha aggiunto: «Sono stati cinque anni intensi, un susseguirsi di gioie e dolori, ma il calcio è così, non è una scienza esatta, lo abbiamo visto chiaramente. Abbiamo investito risorse significative, commettendo anche qualche errore, ma non ci siamo mai tirati indietro, abbiamo messo in campo tutto quello che potevamo. Non sempre si ottiene ciò che si desidera immediatamente, ma la nostra costanza ha pagato e alla fine abbiamo centrato l'obiettivo».
Un plauso particolare è stato rivolto all'allenatore Michele Pazienza (indicato nell'intervista come Biancolino): «Fino a poche settimane fa era oggetto di critiche. Noi abbiamo creduto in lui e i fatti ci hanno dato ragione. Comprendo lo scetticismo iniziale di alcuni tifosi, data la sua poca esperienza in Serie C, ma noi avevamo fiducia nelle sue capacità. Ci ha messo l'anima, la passione e la sua competenza. Siamo estremamente soddisfatti del lavoro che abbiamo svolto insieme».
Anche il direttore sportivo Giorgio Aiello ha ricevuto parole di elogio: «La sua serenità è stata fondamentale. Quando una figura chiave trasmette tranquillità e positività, tutto l'ambiente ne beneficia. Oltre a questo, è un professionista molto competente e umile, che ha saputo creare la giusta sinergia con Pazienza e mio figlio Giovanni.
Forse in passato questa armonia era mancata. Si è creato un clima quasi familiare, sia all'interno della dirigenza che con la squadra e i calciatori, instaurando un rapporto diretto e sincero. Certo, si è parlato anche di aspetti economici, ma non sono stati il fattore determinante».
Sull'attaccante Cosimo Patierno, uno dei trascinatori della squadra, D'Agostino ha dichiarato: «È uno dei leader di questo gruppo, si è integrato perfettamente nel contesto Avellino. Ha dimostrato intelligenza anche nell'accettare l'arrivo di Lescano. Tutti abbiamo remato nella stessa direzione, Patierno voleva la vittoria tanto quanto noi, è un giocatore ambizioso. La squadra vince come collettivo, le individualità da sole non bastano».
Riguardo al momento chiave della stagione, il presidente non ha avuto dubbi: «Credo che la vittoria a Catania sia stata la vera svolta. Io ci ho sempre creduto, sia chiaro, ma quella partita ha rappresentato un segnale forte e chiaro per tutti».
Inevitabile un accenno alla questione dei lavori di adeguamento dello stadio Partenio in vista della Serie B: «Stiamo cercando un dialogo costruttivo con l'amministrazione comunale perché per la Serie B lo stadio necessita di interventi. Siamo in costante contatto con il sindaco e gli uffici competenti. È impensabile dover giocare altrove, dobbiamo disputare le nostre partite casalinghe qui, ad Avellino, a partire da agosto. È necessario l'impegno di tutti, mettendo da parte le polemiche. L'Avellino è un patrimonio dell'intera comunità e portare la squadra a giocare fuori casa sarebbe una sconfitta per tutti. Sto cercando di sensibilizzare i vertici dell'amministrazione per accelerare i tempi. Abbiamo tre mesi per mettere a posto le cose. Il 3 maggio giocheremo l'ultima partita in casa, e dal 4 la struttura potrà essere a disposizione per i lavori».
Sulla possibilità di una cessione dello stadio da parte del Comune, D'Agostino ha commentato: «Bisogna capire quali siano le loro intenzioni. Mi auguro che, prima di tutto, risolvano le problematiche politiche interne con questa crisi in atto. Ora, però, è il momento di tradurre le parole in fatti concreti».
Parlando di strategie di mercato per la prossima stagione, il presidente ha chiarito: «L'idea è di non stravolgere gli equilibri che si sono creati. Non vogliamo fare una rivoluzione, ma inserire 4-5 elementi di qualità, senza rompere l'alchimia e lo spirito di squadra che ci ha portato fin qui. Ci giocheremo le nostre carte, senza fare promesse, ma con l'obiettivo di fare bella figura».
Sul ritiro estivo, D'Agostino ha rivelato: «San Gregorio Magno ci ha portato fortuna, e credo che anche quest'anno torneremo lì. Al di là della scaramanzia, ci siamo trovati molto bene».
Un pensiero anche per il settore giovanile: «Il lavoro che si sta facendo è ottimo, sono felice per i risultati dell'Under 15 di Fusco. Con la Serie B avremo una vetrina ancora più importante per i nostri giovani talenti. La solidità di una società passa anche attraverso la crescita del proprio vivaio».
Infine, uno sguardo ambizioso alla Supercoppa di Serie C: «Vogliamo vincere anche la Supercoppa. Ai ragazzi ho detto chiaramente: non abbiamo ancora fatto nulla, vogliamo conquistare anche questo trofeo. Un club ambizioso punta sempre al massimo».
In conclusione, un messaggio carico di affetto per i tifosi: «Sono felice del loro sostegno, sono stati una forza incredibile. Mi auguro che anche in futuro ci diano la stessa spinta. Li ringrazio di cuore, molti di loro percorrono tanti chilometri e fanno sacrifici enormi per l'Avellino».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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