Fare il responsabile medico di una società di calcio in tempo di Covid non è facile, tra protocolli, tamponi e infortuni, che capitano indipendentemente dal virus.
Lo sa bene Saro Catanese, il medico sportivo che il Siena ha scelto per affiancare il lavoro dello staff tecnico in questa stagione, avvalendosi della collaborazione del Centro Medico Performance di Siena.
“Devo ringraziare il dottor Di Mambro la cui competenza e organizzazione mi ha permesso di trovare la strada in discesa, al momento del nostro avvicendamento – dice Catanese – ed anche il dottor Andrea Causarano, che per me è sempre stato un punto di riferimento e che spesso interpello (è stato per decenni il responsabile sanitario del Siena Calcio ndr). Il dottor Franco Merlo, la cui disponibilità ci ha permesso, ad esempio, di operare in tempi brevissimi al ginocchio Roberto De Angelis, dandoci un vantaggio importante per i tempi di recupero.
Devo ringraziare anche la collaborazione preziosa del dottor Gilberto Martelli (la cui esperienza è stata al servizio della Mens Sana Basket per oltre venti anni ndr), della dottoressa Elena Stabile e, per ultimo ma non ultimo, il dottor Gatti, presidente del Gruppo Performance, che ci ha messo a disposizione una struttura sanitaria di eccellenza”.
Che bilancio possiamo fare di questa complessa stagione fino a questo punto?
“Tutto sommato direi positivo – aggiunge Catanese – anche se ci sono stati degli infortuni. La situazione provocata dalla pandemia sicuramente ha complicato il lavoro. Non riuscire a fare il precampionato in maniera adeguata ha condizionato sia da un punto di vista tecnico per il rodaggio della squadra, sia da un punto di vista medico per mettere i giocatori in condizioni di affrontare un campionato di alto livello. Lo ‘stop and go’ che ha caratterizzato la prima parte della stagione certo non ha aiutato. Siamo partiti ad handicap, ma speriamo da ora in poi di trovare la continuità giusta, sia a livello di allenamenti che di impegni agonistici”.
Per quanto riguarda gli infortunati la situazione qual è?
“L’infortunio più grave è quello di Krusnauskas, che nel colpo preso accidentalmente in allenamento ha riportato una doppia distorsione e una piccola infrazione ossea nel calcagno. Una complicazione che allunga i tempi, ci vorranno almeno 45 giorni per rivederlo in campo.
Piuttosto grave anche l’infortunio di De Angelis, che ha riportato una brutta lesione al menisco, che è un punto di carico fondamentale per un calciatore. Il fatto che siamo riusciti a fare l’intervento in tempi molto brevi ci aiuta per il recupero; a giorni farà un nuovo controllo con il chirurgo per vedere a che punto siamo.
Forte ha recuperato dal problema ai flessori della coscia destra e si è riaggregato al gruppo, mentre confidiamo di veder rientrare anche Terigi al massimo tra due settimane.
Per quanto riguarda poi Nunes e Crocchianti che sono usciti un po’ acciaccati dall’ultima partita c’è da dire che Nunes, anche per la sua struttura fisica piuttosto pesante è abbastanza incline ai fastidi muscolari, ma ha anche un fisico che reagisce bene e gli permette di recuperare velocemente. Crocchianti, che è arrivato con problematiche di carattere articolare, ha avuto un riacutizzarsi del problema lombare.
Adesso ci aspettano partite ravvicinate e bisognerà gestire carichi di lavoro importanti: staff medico e staff tecnico dovranno ragionare insieme per permettere a mister Gilardino di mettere in campo la squadra nel modo migliore possibile”.
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