In un pomeriggio caratterizzato da condizioni climatiche proibitive, Livorno e Flaminia Civita Castellana hanno dato vita a un match avvincente, conclusosi con un pareggio che rispecchia l'andamento di una gara combattuta fino all'ultimo minuto. Un 2-2 finale che racconta di una partita ricca di emozioni, con le due squadre che hanno mostrato carattere e determinazione nonostante la pioggia incessante.
La formazione toscana, già certa della promozione in Serie C, ha schierato una formazione parzialmente rimaneggiata. Il tecnico Indiani ha optato per un consistente turnover, inserendo Borri e Siniega nel reparto difensivo, mentre a centrocampo è tornato Parente. In attacco, spazio al tridente composto da Russo, Malva e dal rientrante Dionisi, che ha scontato il turno di squalifica.
L'inizio di partita è stato elettrizzante: dopo appena pochi secondi dal fischio d'inizio, con i giocatori ancora da bagnare completamente dalla pioggia scrosciante, il Livorno ha sfiorato immediatamente il vantaggio. Un tiro dalla distanza di Borri ha impegnato severamente Nespola, che ha respinto come poteva, ma sulla ribattuta Bonassi ha clamorosamente spedito il pallone sopra la traversa da posizione favorevolissima.
Come spesso accade nel calcio, la rete mancata è stata immediatamente punita: Tascini si è involato verso la porta difesa da Cardelli, che lo ha atterrato in area. L'arbitro Lascaro di Matera non ha avuto esitazioni nell'indicare il dischetto. Lo stesso attaccante rossoblu si è incaricato della trasformazione, spiazzando il portiere amaranto e portando in vantaggio la formazione laziale.
La reazione del Livorno non si è fatta attendere. I padroni di casa hanno trovato anche la via del gol con Dionisi, ma la rete è stata annullata per posizione di fuorigioco. La sfortuna ha continuato a perseguitare gli amaranto quando Siniega, con un colpo di testa preciso, ha centrato in pieno la traversa. Sul finire della prima frazione, Hamlili ha impegnato nuovamente Nespola con una conclusione insidiosa.
Il Flaminia, tuttavia, non è rimasto a guardare, rispondendo colpo su colpo: Malaccari ha sprecato malamente una ghiotta occasione calciando alto un "rigore in movimento", mentre anche gli ospiti hanno visto annullarsi una rete per offside, che avrebbe potuto rappresentare il raddoppio.
Nella ripresa, il calo fisico del Flaminia è apparso evidente, probabilmente condizionato anche dal terreno pesante. Il Livorno ne ha approfittato prontamente, trovando il pareggio grazie a Malva, tra i migliori in campo, che ha concluso una manovra avvolgente con un potente tiro dal limite dell'area che non ha lasciato scampo al portiere avversario.
L'inerzia della partita è completamente cambiata e, dopo pochi minuti, gli amaranto hanno completato la rimonta: Rossetti, subentrato da poco, si è fatto trovare pronto sulla respinta della traversa colpita da Dionisi, depositando in rete il pallone del 2-1.
Il Livorno sembrava in controllo della situazione, gestendo senza apparenti difficoltà il vantaggio, ma l'ex tecnico amaranto Nodri ha indovinato la mossa vincente dalla panchina: Ciganda, entrato da pochi minuti, ha anticipato tutti in area e ha trafitto Cardelli, riportando il risultato in parità. Lo stesso Ciganda ha sfiorato addirittura la doppietta personale poco dopo, trovando prima l'opposizione di un super Cardelli e poi sprecando clamorosamente a porta praticamente sguarnita.
Con questo pareggio, il Livorno già matematicamente promosso in Serie C, sale a quota 67 punti in classifica, mentre il Flaminia conquista un punto prezioso che gli permette di rimanere aggrappato al gruppo di squadre coinvolte nella lotta per evitare i playout.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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