Monterosi, domenica c'è il Città di Castello

A grandi passi il Monterosi si avvicina all’ottavo turno di campionato. La squadra di mister David D’Antoni si è allenata col buon umore dopo la grande vittoria di Sansepolcro, la quarta consecutiva, la quale ha sicuramente dato maggiori convinzioni al un gruppo che ha lavorato sodo dal lontano 21 luglio scorso senza fermarsi un attimo. Domenica al Marcello Martoni ore 15 arriverà la compagine umbra del Città di Castello.
I sette punti in classifica quelli degli umbri non devono distrarre la concentrazione dei biancorossi che vogliono sfruttare questa fase del calendario. Arrivano buone notizie dall’infermeria perché si sono rivisti in campo nell’amichevole del giovedì contro la juniores sia Baylon che Pippi assenti domenica scorsa. Il tecnico ha tratto buone indicazioni anche da tutto il resto della rosa che scalpita per ottenere una maglia da titolare.
Dopo tre anni di Eccellenza, la compagine umbra è ritornata la scorsa stagione in serie D da matricola salvandosi poi agli spareggi. Un club in mano ormai da decenni alla famiglia Caldei. Dopo la storica presidenza di Franco Caldei che portò gli umbri anche in Lega Pro, ora le redini della società sono in mano al figlio Stefano.
Estate tormentata per il Città di Castello che sarebbe dovuto essere protagonista di un reality televisivo poi saltato. Questo ha comportato un grosso ritardo di preparazione ed il succedersi di ben quattro allenatori sulla panchina scudocrociata. Dall’ex Lecce Pasculli a Condemi, Genco fino all’accoppiata Fiorucci-Cardinali a partire dalla quinta di campionato. I giocatori più rappresentativi sono il capitano Claudio Missaglia, attaccante classe 1984, ormai un’istituzione nella cittadina umbra, il regista Berardi ed il nuovo difensore centrale Marco Manetta, classe 91 ex Isola Liri. Altro laziale, di Tivoli, Idromela difensore al rientro dall’infortunio. Avversari che non effettueranno ritiro ma raggiungeranno Monterosi direttamente nella mattinata di domenica.
Ad arbitrare il match sarà il signor Antonino Costanza di Agrigento coadiuvato dagli assistenti Montagnani di Salerno e Stringini di Avezzano.