Il Forlì si appresta ad affrontare una trasferta insidiosa in casa del Piacenza, in un match valido per la quart'ultima giornata di campionato. L'appuntamento è fissato per domenica alle ore 15, con i galletti che si presentano all'incontro forti di una striscia di ben dieci vittorie consecutive e un rassicurante vantaggio di sette punti sul Ravenna, quando mancano solo quattro partite al termine della stagione.
Due squadre con obiettivi opposti
Il confronto mette di fronte due formazioni con ambizioni diametralmente opposte: da un lato i biancorossi romagnoli, lanciati verso la promozione e desiderosi di mantenere l'inerzia positiva; dall'altro la compagine piacentina, ancora impegnata in una complicata lotta per evitare la retrocessione. Una sfida che si preannuncia carica di tensione, specialmente considerando il pesante risultato maturato nel match d'andata, quando il Forlì si impose con un netto 6-0 al Morgagni.
Le riflessioni di Miramari
Il tecnico forlivese non sembra però dare peso al precedente: «Ogni partita ha una sua narrazione e quanto accaduto nel girone d'andata ormai appartiene al passato. Domenica ritengo che saranno le motivazioni di entrambe le squadre a fare la differenza, indipendentemente dal punteggio sicuramente significativo registrato al Morgagni».
Miramari ha poi espresso il proprio disappunto per alcune decisioni arbitrali: «Stiamo pagando a caro prezzo un referto dopo la gara con il Tuttocuoio che non condividiamo affatto. Siamo nuovamente oggetto di atteggiamenti ostili dentro e fuori dal terreno di gioco. A Piacenza dovremo prestare la massima attenzione».
Le assenze pesano
La trasferta emiliana si presenta particolarmente complicata anche per le assenze che i galletti dovranno fronteggiare: «La squalifica di Trombetta per tre turni, dopo l'espulsione subita nella scorsa giornata, avrà certamente un impatto negativo. Inoltre, abbiamo Drudi, Gaiola e Sbardella che sono entrati in diffida», ha sottolineato l'allenatore.
L'insidia dell'eccesso di fiducia
Nonostante il momento estremamente positivo, Miramari ha voluto mettere in guardia i suoi ragazzi dai rischi di un possibile calo di tensione: «Collezionare numerosi risultati positivi può rappresentare un'arma a doppio taglio. Da un lato ti conferisce grande consapevolezza nei tuoi mezzi, dall'altro rischia di trasformarsi in un eccesso di autostima che va oltre quella che dovresti normalmente possedere. Non dobbiamo assolutamente permettere che subentri una sensazione di appagamento».
Una rivincita annunciata
Il Piacenza, considerata una delle grandi delusioni di questa stagione, cercherà certamente di riscattare l'umiliante sconfitta dell'andata. I padroni di casa scenderanno in campo con il coltello tra i denti, determinati a conquistare punti preziosi per la loro corsa salvezza. Per questo motivo, il Forlì dovrà presentarsi al match con la massima concentrazione, evitando di sottovalutare un avversario ferito nell'orgoglio e spinto dalla necessità di risultati immediati.
Un finale di stagione da gestire con intelligenza
Con il vantaggio di sette lunghezze sul Ravenna e sole quattro partite al termine del campionato, i galletti si trovano nella favorevole posizione di poter gestire il proprio cammino senza eccessivi patemi. Tuttavia, l'esperienza insegna che proprio nei momenti apparentemente più tranquilli possono nascondersi le insidie maggiori. La capacità di mantenere alta la concentrazione e l'intensità negli allenamenti e nelle partite sarà determinante per coronare una stagione finora straordinaria.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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