Thomas Cossalter, capitano della Dolomiti, guarda con fiducia alla volata finale del campionato. La sua squadra si trova in una posizione privilegiata: prima in classifica con quattro punti di vantaggio sul Treviso e nove sull'Adriese, a sette giornate dal termine della stagione.
«Innanzitutto abbiamo vissuto una pausa utilissima», sottolinea il centrocampista in una intervista al Corriere delle Alpi. «Ci serviva a ricaricare energie fisiche e mentali, senza contare il recupero di chi ultimamente non c'era o ha avuto qualche problema. Nonostante ciò, non è cambiato il nostro spirito. Siamo felici e cerchiamo di mantenere alto l'entusiasmo nell'allenarci».
Da qui al 4 maggio, data che segnerà la fine del campionato, l'obiettivo è chiaro: raccogliere più punti possibili, indipendentemente dalla prestazione. Ciò che conta è incrementare il bottino e provare a conquistare il titolo, pur sapendo che non sarà facile. Tuttavia, la situazione appare ancora più complicata per le inseguitrici.
Il prossimo impegno vedrà la Dolomiti in trasferta a Montecchio, domenica alle 14.30, contro una squadra che occupa attualmente il terz'ultimo posto in classifica. Un avversario affamato di punti salvezza, considerando che al momento si troverebbe in zona retrocessione diretta, avendo dieci punti di differenza dal sestultimo posto.
In questa fase del campionato, è inevitabile guardare e studiare la classifica: «Non c'è più modo di nascondersi, anzi sarebbe inutile. Al tempo stesso, meglio pensarci il meno possibile. Ogni punto pesa, ma al tempo stesso abbiamo la consapevolezza di lottare per qualcosa di bello. Due anni fa, quando dovevamo salvarci, lo stato d'animo era ben diverso».
La parola d'ordine è diventata concretezza. Servono risultati per raggiungere un obiettivo di cui, per scaramanzia, ancora non si parla apertamente. «È sempre più difficile praticare un calcio pulito come avveniva nei mesi scorsi. Ma a fine stagione diventa quasi inevitabile e a fare la differenza ora sono voglia, corsa, lottare su ogni pallone. Dobbiamo andare a mille all'ora, più degli altri. Dovrà essere così anche domenica a Montecchio».
Complice l'infortunio di Perez, Cossalter ha assunto stabilmente il ruolo di capitano. «Sono orgoglioso di esserlo, soprattutto di tutti questi ragazzi. Dal primo all'ultimo, perché poi in partita se ne vedono una quindicina, ma non c'è uno che non stia dando una mano a raggiungere l'obiettivo. Abbiamo un gruppo super: senza questa unità, non avremmo lasciato alle spalle qualche momento complicato. Detto ciò, Pablo rimane persona più importante all'interno del nostro spogliatoio».
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