Otto giorni a partire da sabato per trovare nuovi imprenditori disposti a rilevare il Casarano Calcio. L'impegno dell'attuale società guidata dal presidente Giampiero Maci e di tutti gli sponsor legati al sodalizio, si è concluso, complice anche la contestazione di una parte della tifoseria, con la dichiarazione ufficiale resa nel corso della conferenza stampa.
Se Maci appare convinto che qualcuno si farà avanti nei prossimi giorni, lo spettro che il calcio casaranese, almeno a certi livelli, possa chiudere i battenti esiste. La questione è sbarcata anche nella politica cittadina con una nota dei consiglieri d'opposizione Attilio De Marco, Umberto Totaro, Fedele Coluccia, Antonella Barnabà e Massimo D'Aquino: “Il presidente Maci e la sua compagine ci hanno regalato a lungo un calcio ad ottimi livelli, il loro impegno, accanto a quello degli imprenditori che hanno voluto contribuire a tenere alta la bandiera rossazzurra è stato determinante per la promozione in serie D e per la salvezza raggiunta in quest'ultima stagione senza passare dai playout. Hanno retto ad ogni impegno sia sportivo sia organizzativo con le proprie forze e con quelle di chi ha dimostrato di amare la squadra che rappresenta la nostra città, in un clima difficile, ostile, spesso carico di tensioni che non ha certo giovato e che ha creato ulteriori difficoltà al percorso della squadra." Aggiungono, "Ci risulta difficile ipotizzare un ripensamento che comunque vogliamo auspicare.
È per la storia e quei colori che invitiamo tutti coloro che vogliono vedere ancora le nostre bandiere sventolare, ad intervenire proponendosi alla guida della società, magari al fianco di chi vorrà continuare a dare il proprio contributo. Auspichiamo una visione comune tra presidenza, società e tifoseria affinchè ogni incomprensione possa essere superata”. Tanti i commenti anche sui social da parte dei supporters: “Ce la siamo cercata e meritata - scrive Davide Barlabà - Guardiamo gli Amatori per qualche anno. In questastoria hanno torto tutti. Siamo una piazza che ha bisogno di un bagno d'umiltà”. Fernando Stefano aggiunge: “Sin dall'inizio si contestava solo l'operato dei giocatori, poi i tifosi hanno visto da parte di chi doveva vigilare un menefreghismo assoluto”.
Per Massimo Padovano accusa: “Nessun faccia a faccia è stato chiesto di avere con la tifoseria. La società è stata nell'ombra per tutto il campionato”. Gabriel Pedone è invece sicuro: “tutte manovre, abbiate fiducia”. Salvatore Galati rimpiange il passato: “Finiti i bei tempi di Mesciu Ucciu nosciu. Chi è nato per fare ostruzionismo, sempre quello farà perché non ha idee”. Gli fa co Andrea Rossi: “Nessuno va bene a Casarano, si è rotto l'ennesimo giocattolo". Carlos Muro comprende la società ma si chiede: "Gli sponsor perchè ? Ho fiducia, il calcio a Casarano continurà”.
Pungente Emilio Cavalera: “grazie mille per quanto fatto ma meglio così, preferisco non avere più il calcio che vedere finire le partite sette a zero”. “Morto un papa se ne fa un altro, sperando che abbia a cuore i tifosi e la città”: sentenzia Alessandro Reho, mentre per Luigi Adamo è “troppo facile abbandonare la nave”. Infine, Salvatore Pap: “bisogna ringraziare Maci e i suoi collaboratori sperando che possa continuare il loro impegno. Casarano non può essere penalizzato dal comportamento sconsiderato di una minoranza di pseudo tifosi".
Autore: Anna Laura Giannini
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