Il Campobasso FC sale ancora una volta agli onori della cronaca internazionale grazie a un approfondito articolo pubblicato su Appetito Magazine, rivista digitale statunitense di riferimento per il mondo della cultura italiana, con un pubblico in forte espansione in Nord America. A firmare l’intervista è il giornalista canadese Justin Patuli, che ha tracciato un ritratto intenso e umano di Matt Rizzetta, presidente del North Sixth Group e del Campobasso FC, protagonista assoluto di una delle più emozionanti storie di riscatto del calcio italiano.
“Questo investimento nel calcio italiano con il Campobasso mi ha davvero permesso di rivivere la mia infanzia,” racconta Rizzetta a Appetito. “E non ci sono molti investimenti che te lo permettono.” Sono parole che colpiscono per autenticità e passione. Nel dialogo con Patuli, Rizzetta ricorda le domeniche da bambino passato sulle ginocchia del nonno, guardando la Serie A tra l’aroma del caffè e la colazione preparata dalla nonna. È proprio lì, nella semplicità di quei riti familiari, che si accende la scintilla della sua passione per il calcio italiano.
Il pezzo di Appetito Magazine sottolinea come siano stati proprio quei valori – famiglia, lealtà, spirito di sacrificio – a spingere Rizzetta a scommettere su una squadra che militava nella quinta divisione. Ma per lui non è mai stata solo una questione sportiva. È stata, e continua a essere, una questione di identità.
“Ho sempre avuto un debole per i progetti sfavoriti”, confessa a Patuli. Una frase che non sorprende chi conosce la filosofia imprenditoriale di Rizzetta, improntata a dare voce a chi parte dal basso, a chi combatte. Come i suoi nonni italo-americani, emigrati senza conoscere una parola d’inglese. Come il Campobasso, una squadra dimenticata da molti, ma capace – con due promozioni in tre anni – di ritrovare slancio e credibilità, riportando con sé anche l’orgoglio di un’intera regione spesso dimenticata. “Molise non esiste”, recita un vecchio detto. Ma oggi, il Molise esiste eccome, e parla la lingua del calcio, della passione e della rinascita.
Rizzetta non nasconde il legame profondo che lo unisce al club e alla città. “Questo progetto mi ha fatto sentire spiritualmente più vicino a mio nonno, scomparso oltre vent’anni fa,” rivela. Ed è proprio questa carica emotiva a rendere il suo impegno qualcosa che va oltre il business: è memoria, identità, orgoglio condiviso.
Appetito Magazine, nella sua edizione del 2025, ha dato grande risalto a questa storia, riconoscendo nel Campobasso FC un esempio di riscatto calcistico e umano. La testata – seguita da negli Stati Uniti, in Canada e tra le comunità della diaspora italiana – si è confermata una vetrina prestigiosa, capace di unire food, cultura e sport, valorizzando ciò che rende unico il patrimonio italiano nel mondo.
Alla fine dell’intervista, Rizzetta si lascia andare a una riflessione da vero tifoso: se potesse scegliere una leggenda del calcio con cui condividere un pasto, sarebbe Fabio Cannavaro. “Ci siamo sentiti più volte, è davvero una gran persona. Ha offerto il suo aiuto per il nostro progetto, e mi piacerebbe molto sedermi a tavola con lui” dice. Il tema della conversazione? I consigli per portare il Campobasso dalla Serie C alla Serie A.
E mentre Rizzetta continua a viaggiare tra New York, il Molise e il Canada – dove era diretto per un evento con la comunità molisana di Montréal – una cosa è certa: il Campobasso non è più solo una squadra. È diventato simbolo di identità e orgoglio, un ponte tra generazioni e tra continenti.
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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