Avellino, mister Rastelli: «Manca una punta centrale, che era l'obiettivo iniziale come la mezz'ala»

28.01.2023 20:15 di  Redazione NotiziarioCalcio.com  Twitter:    vedi letture
Fonte: tuttoavellino
Avellino, mister Rastelli: «Manca una punta centrale, che era l'obiettivo iniziale come la mezz'ala»

Massimo Rastelli, allenatore dell'Avellino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Latina. 

Queste le sue parole: "E l'ultima gara, prima della chiusura del mercato. E' una manna dal cielo che si chiude il calciomercato, dove proveremo a ranghi completi a rituffarci negli ultimi mesi della stagione. Affrontiamo una gara difficile, contro un avversario con qualità tecniche non trascurabili. Avremo rispetto per l'avversario, ma vorremmo portare a casa la prima vittoria del 2023, ed è arrivato il momento di accelerare". 
Sulla gara: "E' una partita importante come tutte, ci sono 3 punti in palio e una eventuale vittoria ci darebbe qualche convinzione in più, ci darebbe un po' di tranquillità e autostima che in questo ultimo periodo magari ci sono mancare. Dobbiamo essere bravi a mettere in campo quello che abbiamo preparato e provare a vincere". 

Sui nuovi: "Sapete che sono arrivati ragazzi nuovi e sta a me integrarli piano piano in squadra e farli calare nella nostra realtà. Noi dobbiamo essere bravi ad essere più incisivi e a essere imprevedibili per gli avversari". 
Sui recuperi: "Pane, Dall'Oglio e Zanandrea non ci saranno. L'unico recuperato è Matera. Gli altri poco alla volta". 
Sul mercato: "Come ho detto, una valutazione finale la faremo dopo il 31 gennaio. Sono arrivati giocatori che possono falci alzare il livello. D'Angelo ha caratteristiche che mi piacciono, Tounkara è un jolly d'attacco, Mazzocco è stata un'opportunità, ha fisicità, ha fatto la B, può darci una mano a centrocampo. Ci tengo a chiarire che uno degli obiettivi, era Gori, che è sfumato, che era un play, che potesse darmi l'alternativa a Casarini, che resta il play titolare. Preso Mazzocco, abbiamo lui, Dall'Oglio e Matera che possono dare un'alternativa in quel ruolo a Federico. Andando via Illanes è arrivato Benedetti, quindi il mercato va bene così". 

Sulla punta: "Manca una punta centrale, che era l'obiettivo iniziale come la mezz'ala, D'Angelo. Vediamo come si mette in questi giorni. I giocatori arrivati sono arrivati sotto mia indicazione, elementi che potessero alzare il livello del gruppo, altrimenti non avrei voluto nessuno". 
Nel caso non dovesse arrivare la punta: "Conosco le dinamiche del mercato, soprattutto quelle di gennaio. 

Con De Vito abbiamo avuto delle idee su chi  portare ad Avellino, alcune trattative sono state sbloccate prima, altre meno. E' normale che avrei voluto l'attaccante qui il 1° gennaio come D'Angelo, non è stato possibile. Ma ripeto, mi fido della società, so che proveranno ad accontentarmi fino alle 20 di martedì. Nel caso, il 1° febbraio faremo le nostre valutazioni". 
Sul momento: "Forse stiamo pagando un po' la transizione tra l'Avellino che era e quello che deve essere. Ovviamente questo è un mese particolare, e il mercato incide. Sotto l'impegno non posso dire nulla ai ragazzi. Dobbiamo crescere quando siamo sotto pressione, affrontare meglio la pressione è fondamentale". 

Sull'ambiente avvelenato: "Quando sono arrivato io, l'ambiente era spaccato, tanti malumori, tanta esasperazione, siamo stati bravi a nascondere tutto e a compattarci, fino al 23 dicembre, con prestazioni all'altezza, Poi, dal 1° gennaio, non essendo arrivati i calciatori desiderati, tutti gli attriti del passato sono venuti fuori di nuovo e si sono inquinati di nuovo i pozzi. L'Avellino è dell'avellinese, della città, non è di Rastelli, non è di D'Agostino, ma del popolo. Tutti vogliamo portare l'Avellino in Serie B, ma è un percorso lungo, difficile, tortuoso. E bisogna essere tutti uniti per costruire questo percorso. Perché se un giorno ci esaltiamo e il giorno dopo buttiamo tutti a mare, non si vincerà mai. Può venire Rastelli, Ferguson, Ranieri, chi volete, oppure gli sceicchi più miliardari, ma non si vincere mai niente. Perché ci vuole equilibrio e unità di intenti. Noi stiamo dando tutto, stiamo cercando di costruire un percorso, che ci porterà ad essere una squadra vincete, o nei playoff, o l'anno prossimo. Ma senza l'aiuto di tutte le componenti, si farà fatica". 

Su un cambio modulo in attacco: "Io provo sempre tante soluzioni, perché la squadra deve avere sempre un piano B, a seconda dell'esigenza della partita e di come giocano gli avversari". 
Sudtirol-Reggina: "Non la guarderò, ho altre cose a cui pensare, sono focalizzato su Avellino-Latina".