La storia della formula dei Playoff di Serie B è stata analizzata in un interessante studio dal sito news.superscommesse.it. In questi ventuno anni di esistenza, come analizzato, il percorso verso la promozione ha regalato colpi di scena e ribaltamenti inaspettati, dimostrando come anche chi parte da posizioni di svantaggio possa conquistare il prezioso biglietto per la massima serie.
Con la stagione 2024/25 attualmente in corso, il campionato cadetto celebra il ventunesimo anniversario dall'introduzione dei Playoff. Fu infatti nel 2004/05 che la Lega Calcio decise di rivoluzionare il format del torneo, con l'obiettivo di aumentare l'appeal di una competizione in costante crescita.
La riforma, approvata già nel 2003, cambiò radicalmente il volto della Serie B, riportando a 22 il numero delle squadre partecipanti (una formula che non si vedeva dalla stagione 1949/50) e modificando il sistema delle promozioni. Il nuovo regolamento prevedeva il passaggio diretto in Serie A per la prima e la seconda classificata, mentre la terza promozione sarebbe stata decisa attraverso gli spareggi.
Un elemento distintivo dei Playoff è sempre stato il "premio" per la terza classificata: se il distacco dalla quarta avesse superato una determinata soglia di punti, la squadra avrebbe ottenuto la promozione diretta senza dover affrontare gli spareggi. Questo criterio ha subito variazioni nel tempo: fino alla stagione 2016/17 il divario doveva essere superiore ai 9 punti, mentre dalla 2017/18 è stato aumentato a 14 punti.
Anche il numero delle partecipanti ai Playoff ha conosciuto un'evoluzione: nelle prime nove edizioni (dal 2004/05 al 2012/13) erano quattro le squadre ammesse (dalla terza alla sesta classificata), mentre dal 2013/14 in poi il numero è salito a sei (dalla terza all'ottava).
La composizione del campionato ha mantenuto il formato a 22 squadre fino alla stagione 2017/18. L'annata 2018/19 ha rappresentato un'eccezione con 19 squadre partecipanti, in seguito alle mancate iscrizioni di Avellino, Bari e Cesena, tornando poi a 20 squadre dalla stagione successiva.
Due diverse ere statistiche
L'analisi dei dati relativi alle 20 edizioni già completate dei Playoff rivela una realtà sorprendente, che divide nettamente la storia di questa competizione in due periodi distinti.
Nel primo periodo, caratterizzato dalla partecipazione di quattro squadre (dalla terza alla sesta classificata), il vantaggio della miglior posizione in classifica si è rivelato quasi sempre decisivo. In otto edizioni su nove (corrispondenti all'88,89% dei casi), la squadra classificata al terzo posto ha conquistato la promozione. L'unica eccezione è rappresentata dalla Sampdoria nella stagione 2011/12, che riuscì nell'impresa di salire in Serie A partendo dalla sesta posizione. Va ricordato anche il caso particolare della stagione 2006/07, quando il Genoa ottenne la promozione diretta grazie a un distacco superiore ai 9 punti dalla quarta classificata.
Il quadro cambia radicalmente nelle undici edizioni successive, con la partecipazione estesa a sei squadre. In questo formato più allargato, solo in tre occasioni (27,27% dei casi) la terza classificata è riuscita a vincere i Playoff: il Frosinone nella stagione 2017/18, lo Spezia nel 2019/20 e il Venezia nel 2023/24. Nelle altre edizioni, il successo è stato equamente distribuito tra le squadre classificate al quarto posto (quattro volte) e quelle al quinto posto (quattro volte).
La prima edizione e un caso storico
La stagione inaugurale dei Playoff, quella del 2004/05, merita una menzione particolare per gli eventi straordinari che la caratterizzarono. Al termine della regular season, il Genoa si classificò primo con 76 punti, seguito dall'Empoli a 74 punti, a pari merito con Torino e Perugia (che per classifica avulsa si posizionarono rispettivamente terzo e quarto). Treviso e Ascoli completavano il quadro delle qualificate ai Playoff.
Tuttavia, poco dopo la conclusione del campionato, una sentenza della Corte di Giustizia Federale dell'8 agosto 2005 declassò il Genoa all'ultimo posto per illecito sportivo, con conseguente retrocessione in Serie C1. L'Empoli fu quindi proclamato campione, mentre il Torino, vincitore dei Playoff, non poté iscriversi alla Serie A a causa di gravi inadempienze finanziarie e dovette ripartire dalla Serie B applicando il Lodo Petrucci. Anche il Perugia, finalista dei Playoff, subì la revoca dell'affiliazione alla FIGC e il fallimento.
In questo scenario senza precedenti, Treviso e Ascoli, semifinaliste dei Playoff, ottennero la promozione in Serie A come conseguenza delle penalizzazioni e delle mancate iscrizioni delle squadre che le avevano precedute.
La stagione in corso
L'edizione 2024/25 dei Playoff è attualmente in svolgimento. Dopo i quarti di finale, che hanno visto il Catanzaro imporsi sul Cesena per 1-0 e la Juve Stabia battere il Palermo con lo stesso risultato, la competizione è entrata nella fase decisiva. Le semifinali vedranno confrontarsi Catanzaro-Spezia e Juve Stabia-Cremonese, con partite di andata previste per il 21 maggio e ritorno il 25 maggio. La finale, che decreterà la terza squadra promossa in Serie A, si disputerà in doppia sfida il 29 maggio e il 1° giugno.
Lo Spezia, terzo classificato nella regular season con 66 punti, parte con i favori del pronostico secondo le statistiche, ma la storia recente dei Playoff ci insegna che nel formato a sei squadre le sorprese sono all'ordine del giorno. Cremonese, Juve Stabia e Catanzaro sono pronte a sovvertire i pronostici per conquistare il prestigioso traguardo della promozione nella massima serie.
In attesa di conoscere quale squadra completerà il terzetto delle promosse in Serie A, i Playoff confermano ancora una volta di essere un miniturneo appassionante, capace di tenere i tifosi con il fiato sospeso fino all'ultimo minuto dell'ultima partita. Un formato che in ventuno anni di storia ha saputo rinnovare l'interesse verso il campionato cadetto, dimostrando che nel calcio, come nella vita, non sempre "chi tardi arriva, male alloggia".
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