Pol. Santa Maria, Guariglia a NC: "I calciatori dilettanti sono lavoratori invisibili..."

Pol. Santa Maria, Guariglia a NC: "I calciatori dilettanti sono lavoratori invisibili..."

La Polisportiva Santa Maria è al comando del girone B di eccellenza campana, con 5 punti di vantaggio sulla Palmese. Di questo ed altro abbiamo parlato con il direttore generale del club Alberigo Guariglia, il quale ci ha cordialmente concesso un'intervista: "La nostra tabella di marcia era proprio questa: un programma che parte da lontano, stavamo percorrendo la strada giusta per salire in serie D. Purtroppo oggi ci siamo tutti fermati, e adesso la priorità è salute, il calcio viene in secondo piano. Ci sono fasi del campionato in cui si pensa già al futuro; si valutano i giovani, se hanno dei margini di miglioramento, o meno. Lo stadio? Partiamo sempre dal basso, noi vogliamo avere prima una struttura, un'organizzazione e poi il resto. Ne stavamo già parlando col sindaco, per fare dei lavori necessari alla serie D; oggi, però, come potete immaginare, è tutto fermo, speriamo che la federazione dia deroghe anche per l'impiantistica, altrimenti a settembre ci sarebbero dei lavori impossibili da fare. Strutturalmente lo stadio è nuovo, ma ci sono dei parametri da rispettare, e mi riferisco soprattutto alla capienza: come si fa ad aumentarla con i tempi che corrono?"

Il direttore, poi, si esprime sul futuro di questa stagione: "Più che pensare a come finire il campionato, bisognerebbe pensare a come iniziare il prossimo. Non so come si potrebbe andare avanti, cristallizzare le classifiche credo sia l'ultima ipotesi percorribile. C'è molta confusione, bisogna ragionare con la testa e non con il cuore; nessuna ha la soluzioni, tutti stanno prendendo tempo. Annullare la stagione sarebbe un peccato enorme; aspettiamo, ma i tempi stringono. Hanno difficoltà in serie A, figuriamoci nei dilettanti... Mi dispiace per i calciatori che militano in questa categoria: sono lavoratori invisibili, vivono di calcio, portano avanti le famiglie, ma nessuna parla di loro. Si parla dei professionisti, ma sapete quanti ragazzi che giocano tra Serie D, Eccellenza e Promozione vivono di calcio? Spesso in tv si discute sui tagli di stipendi milionari, mentre il vero danno è per chi prende 1000 euro al mese".