Venezia, la società fa ricorso contro la chiusura del Penzo

27.04.2016 18:00 di  Massimo Poerio   vedi letture
Venezia, la società fa ricorso contro la chiusura del Penzo
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La festa rovinata, almeno al momento. Una “mazzata” inattesa: il giudice sportivo della serie D, in base al referto arbitrale, ha inflitto una giornata a porte chiuse al Venezia, oltre all’ammenda di 1.500 euro “per avere propri sostenitori in campo avverso: fatto oggetto uno degli assistenti arbitrali del lancio di getti di birra che attingevano l’ufficiale di gara al capo e alla schiena; acceso due fumogeni nel settore loro riservato; fatto esplodere tre petardi nel proprio settore; lanciato sul terreno di gioco altri tre petardi che cagionavano ad uno degli assistenti arbitrali leggero dolore e fischi alle orecchie; sanzione così determinata sia in considerazione della idoneità del materiale pirotecnico utilizzato a cagionare gravi danni alla integrità fisica dei presenti, sia in considerazione della recidiva reiterata specifica». Gara con il Giorgione, quindi, a porte chiuse, a oggi. Settimana “pazzesca” come sentenze del giudice sportivo, oltre al Venezia punite anche il neopromosso Gubbio (2 giornate di squalifica del campo), Taranto (1 giornata a porte chiuse) e Viterbese (1 giornata a porte chiuse). Rapida consultazione ieri sera, prima tra Dante Scibilia con Giorgio Perinetti, informato il presidente Joe Tacopina, poi tra il direttore generale e gli avvocati Vasta e Daminato per consultare la documentazione e decidere l’azione da intraprendere. E in tarda serata è arrivato il comunicato ufficiale del Venezia che preannuncia il ricorso d’urgenza. «Nel prendere atto della decisione del giudice sportivo, la società Venezia FC intende precisare come la gara di Rasai di Seren del Grappa si sia svolta in un clima di festa e di massima tranquillità. Tale decisione pregiudica la possibilità per i tifosi arancioneroverdi, ma anche per l’intera città di Venezia, di festeggiare un evento importante e lungamente atteso, quale la promozione in Lega Pro ottenuta domenica. La prossima partita contro il Giorgione era stata preparata per consentire ai bambini di festeggiare la promozione, allo stato ciò risulta impossibile a causa delle decisioni del giudice sportivo. In virtù di quanto sopra, la società Venezia FC nella persona del presidente Joe Tacopina comunica che verrà presentato ricorso d’urgenza avverso tale provvedimento». Il Venezia è terminato spesso nel mirino del giudice sportivo toccando il clou all’indomani della partita di San Martino di Lupari quando il giudice sportivo (mercoledì 3 febbraio) sentenziò una partita porte chiuse per i fatti accaduti al termine del match con la Luparense. Anche in quell’occasione il Venezia presentò ricorso d’urgenza e venerdì 5 febbraio la Corte Sportiva d’Appello nazionale lo accolse (confermando solo l’ammenda di 3.000 euro), trasformando in diffida la sanzione a porte chiuse, tanto che gli arancioneroverdi giocarono con i propri tifosi la partita contro il Montebelluna. Nella mani dell’avvocato Gianmaria Daminato la stesura del ricorso, venerdì la discussione.