Un successo che sa di liberazione. Il 2-1 strappato con grinta e determinazione dalla Varesina contro una delle corazzate del campionato, il Desenzano, rappresenta un’iniezione di fiducia per una squadra abituata a vincere ma che, negli ultimi mesi, aveva visto sfuggire i tre punti in modo costante. L’ultimo successo risaliva al 15 dicembre, quando i rossoblù superarono la Nuova Sondrio per 3-2. Da allora, un vortice di risultati negativi – tre sconfitte e quattro pareggi nelle successive sette giornate – ha inevitabilmente ridimensionato le ambizioni di classifica della formazione allenata dalle Fenici.
Nonostante ciò, la voglia di rialzarsi non è mai venuta meno. La mentalità vincente e l’impegno quotidiano hanno continuato a guidare il gruppo, e questa tenacia è emersa in tutta la sua forza domenica scorsa. Nonostante il Desenzano fosse passato in vantaggio, la reazione della Varesina è stata esemplare. A incarnare lo spirito della squadra è stato Samuele Rosa, classe 2003, che ha segnato il suo primo gol stagionale entrando in campo e riaccendendo le speranze dei suoi compagni. Il pareggio firmato da Rosa ha aperto la strada alla vittoria, poi siglata dal bomber Bertoli, ora a quota 18 reti in campionato.
“È stata una liberazione”, ha dichiarato Rosa ai microfoni di Matteo Carraro di varesesport . “È frustrante vedere che, nonostante gli sforzi fatti in ogni allenamento, i risultati non arrivano. Personalmente, è stata un’emozione ancora più grande perché inseguivo questo gol da tanto tempo. Ne ho sprecati un paio, ma domenica è arrivato il momento giusto e me lo sono goduto. Tuttavia, non dobbiamo pensare che ora tutto sia in discesa: dobbiamo continuare ad allenarci al massimo, concentrarci partita dopo partita e ritrovare quella lucidità che ci contraddistingueva all’inizio della stagione”.
Come è stato affrontato il periodo difficile?
Il centrocampista ha riflettuto sulle difficoltà vissute durante l’ultimo mese e mezzo: “Quando i risultati non arrivano, è impossibile essere soddisfatti, e nessuno di noi lo era. Ma il mister ha saputo gestire la situazione mantenendoci tranquilli, senza caricarci di pressioni. Ci siamo confrontati spesso nello spogliatoio: sappiamo che molti episodi ci sono girati storti, ma proprio per questo era fondamentale restare uniti e dimostrare di poter andare oltre ogni ostacolo”.
Il valore della vittoria contro il Desenzano
Una vittoria contro una squadra del calibro del Desenzano assume un significato particolare. “Prima di tutto dà morale, perché tutti riconoscono il valore di questa squadra”, ha spiegato Rosa. “Per noi può rappresentare un punto di ripartenza, soprattutto per come è maturato il successo. Nonostante fossimo sotto, abbiamo continuato a giocare il nostro calcio e non abbiamo mai mollato. Dopo il mio gol, sentivamo che non potevamo accontentarci: dovevamo vincere”.
Il gol di Rosa ha avuto un impatto emotivo decisivo. “Mi sono allenato con grande intensità durante la settimana, e due giorni prima della partita avevo segnato due gol identici in allenamento. Appena entrato in campo, ho visto quel pallone sporco nella mia zona e ho colpito d’istinto. Ero già entrato con la giusta mentalità, ma quel gol è stato davvero liberatorio. Una dedica? Alla mia famiglia, alla mia ragazza e a tutto il gruppo”.
Obiettivi futuri e distanza dalla vetta
Con undici punti di distacco dalla vetta, il campionato può ancora considerarsi aperto per la Varesina? “Non dobbiamo pensarci”, ha risposto Rosa. “Il nostro obiettivo è ragionare partita per partita, guardando solo a noi stessi. Non mi interessa cosa fanno gli altri: dobbiamo raccogliere più punti possibili. Tra sette o otto giornate potremo trarre conclusioni più precise”.
La crescita personale e il ruolo nel centrocampo
Giocare in un centrocampo di altissimo livello non è facile, ma Rosa sta gradualmente ritagliandosi il suo spazio. “Ho al mio fianco compagni fortissimi, eccezionali sia come giocatori che come persone. Sono contento di questo mio primo anno da over, soprattutto perché entrare in un gruppo nuovo non è mai semplice. Voglio dare sempre il 100%, e mi rammarico solo per non aver segnato quei due o tre gol in più che avrebbero potuto cambiare l’esito di alcune partite”.
La Varesina come ambiente ideale
Rosa ha sottolineato quanto l’ambiente della Varesina sia perfetto per il suo rilancio. “È difficile trovare di meglio: compagni, mister, staff e dirigenza sono incredibili. Conoscevo il direttore sportivo Micheli dai tempi del Fanfulla, e sapeva cosa potevo offrire. Quando mi hanno parlato del progetto, non ho esitato a firmare. Qui a Venegono c’è tutto per fare bene”.
Gli obiettivi finali e la prossima sfida
Guardando al futuro, Rosa ha espresso i suoi desideri per il prosieguo della stagione. “In primis, vogliamo fare più punti possibile. A livello personale, spero di continuare a essere importante per il gruppo, magari segnando qualche gol in più e fornendo assist al bomber”.
La prossima sfida sarà contro il Sant’Angelo, una trasferta che si preannuncia insidiosa. “Sarà una partita durissima, soprattutto perché giocare in quello stadio non è mai facile. Già all’andata mi avevano impressionato, e conosco alcuni loro giocatori: sono solidi. Dovremo entrare in campo con la mentalità giusta e dimostrare di voler portare a casa i tre punti. Non possiamo permetterci passi falsi”.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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