Unione Triestina, Pontrelli annuncia: "Per comprare servono 500mila euro"

09.10.2015 18:00 di  Nicolas Lopez   vedi letture
Fonte: il piccolo
Unione Triestina, Pontrelli annuncia: "Per comprare servono 500mila euro"

Da un paio di mesi è isolato. Adesso è (quasi) solo nel bunker del Rocco. Ma il presidente-padrone dell’Unione Triestina 2012 non si arrende. Solo un mese fa pensava a una squadra nelle parti alte della classifica e adesso è prossima all’ultimo posto a quattro punti. Contava sul supporto dei tifosi non organizzati e allo stadio ci va qualche centinaia di persone. Aveva assoldato alcuni tra i migliori giocatori della categoria (portati dal diesse Pinzin poi licenziato) e ora li ha congelati. Insomma gli errori sono sotto gli occhi di tutti. Doveva saldare gradualmente il debito pregresso e invece ha chiesto e ottenuto dal Tribunale un “concordato in bianco” che può essere l’anticamera del fallimento (il terzo in vent’anni). Prima Pontrelli non voleva vendere, poi ha annunciato di essere pronto a farlo. E alcuni ci hanno fatto un pensierino. Chi in modo palese, altri come un fiume carsico.

Pontrelli il tema è: cosa compro e soprattutto quanto mi costa?
«La base delle trattativa parte da duecentomila euro di buonuscita. Poi ci sono i trecentomila euro da destinare al buon esito del concordato».

Ma ci sono in ballo anche i denari, che ammontano a quanto da lei dichiarato a circa seicentocinquantamila euro,versati a titolo di prestito da Di Piero?
«Intanto sono 460 mila e rientreranno nel monte destinato a soddisfare i creditori nel concordato»

Ma allora la cifra per saldare i creditori lievita
«Sono circa duecentomila euro per i privilegiati che vanno saldati al 100%. Tutto il resto si può risolvere con 100mila euro circa»

Quindi la sua proposta è: chi vuole comprare la società deve mettere sul tavolo mezzo milione?
«Sì. Se ci sono persone serie che vogliono l’Unione si facciano avanti. Noi rinunciamo a mezzo milione dei costi finora sostenuti e loro ne mettono altrettanti»

Resta il punto dei crediti di Di Piero che sono il vostro grimaldello nell’eventuale trattativa.
«Ripeto con i 300 mila euro possiamo soddisfare tutti i creditori e lasciare a persone serie una società pulita con certificazione del Tribunale»

Una settimana fa ha detto in conferenza stampa che non ha ricevuto manifestazioni di interesse. A oggi qualcuno si è fatto avanti?
«Qualche contatto c’è»

Proseguiamo con la lista della spesa. Un eventuale acquirente dovrebbe sobbarcarsi anche i costi di gestione con un budget solo per la squadra di 450-500 mila euro?  Lei ha “congelato” dei giocatori ma ne stanno arrivando altri.
«Posso solo dire che se, dopo le opportune riflessioni, i giocatori “congelati” che ora non sono fuori rosa, non resteranno all’Unione il budget annuale della squadra di circa 400 mila euro sarà quasi dimezzato»

In attesa della dead-line fissata dal magistrato per il 30 novembre è in grado di garantire l’oridinaria amministrazione?
«La squadra scenderà in campo e sono convinto che farà risultati migliori di quelli ottenuti finora»

Lei ha detto, dopo la riunione con i capigruppo del Consiglio comunale, che riferirà costantemente della situazione solo al sindaco. Lo ha fatto?
«L’ho contattato al telefono e ci vedremo a breve»

Qualcuno potrebbe aspettare il fallimento per prendere una società a costo zero alla quale i tifosi potrebbero conferire il marchio.
«È una possibilità che non auspico anche perché con il fallimento andrebbe persa la matricola della D che costituisce un valore dell’attuale società e della città».

Il fallimento è più che uno spettro che aleggia su questa vicenda. I tifosi organizzati, che hanno contatti a quanto dicono con alcune cordate, sembrano remare in questa direzione. Chi volesse evitarla ha qualche elemento in più per riflettere. Non tutto è chiaro ma Pontrelli, a meno di smentite, qualche carta l’ha scoperta. Chi è interessato ha un elemento in più se vuole sedersi al tavolo a vedere il gioco.