Taranto, che rimpianti... ed il ripescaggio è un miraggio

Aumentano i rimpianti del Taranto se si giudicano i numeri del girone di ritorno. Nella seconda metà del torneo la nuova versione rossoblù, rafforzata dal mercato invernale, ha prodotto numeri da primato: solo due punti in meno della capolista indiscussa Potenza, ormai a un passo dalla promozione in Serie C, ma quattro in più della Cavese e ben dodici lunghezze in più rispetto ad Altamura e Cerignola, che ieri ha esonerato Sossio Grimaldi, concorrenti dirette per la conquista del terzo posto.

Futuro - Vincere i playoff, ad esempio, rappresenterebbe un primo passo per costruire un futuro ambizioso. Anche se la società per bocca del presidente Massimo Giove e del d.g. Gino Montella ha già messo le mani avanti circa le volontà di un ripescaggio «oneroso».

I soldi, al limite, serviranno per allestire una rosa competitiva, partendo da una base attuale che può ritenersi soddisfacente. Magari affidando le chiavi al tecnico Michele Cazzarò che più di tutti conosce pregi e difetti dell’ambiente tarantino. Poi l’estate è sempre prodiga di nuovi sviluppi e un’eventuale benevola riammissione non è un’ipotesi da escludere totalmente.