Giacomo Calandrini è diventato l'eroe della semifinale playoff che ha portato il Ravenna all'atto conclusivo della stagione. Il centrocampista classe 2005, cresciuto nel vivaio giallorosso e ormai da tre annate nel gruppo della prima squadra, ha firmato la rete che ha sbloccato la sfida contro la Pistoiese domenica scorsa al Benelli, aprendo le porte alla finale contro il Tau Altopascio.
Il bilancio stagionale del giovane talento ravennate parla di quattro marcature complessive: due realizzate in campionato contro Tau e Fiorenzuola, una in Coppa Italia a Castelfidardo, e infine la decisiva rete nei tempi supplementari della semifinale. Un bottino che testimonia la crescita del giocatore e il suo contributo sempre più importante alla causa della squadra.
Il momento decisivo della semifinale è arrivato all'inizio della seconda frazione dei tempi supplementari, quando Calandrini ha trovato la rete che ha spezzato l'equilibrio della partita. Interrogato sulla dinamica del gol, il centrocampista ha mostrato la semplicità che caratterizza i grandi campioni: «Difficile da spiegare. È arrivata la palla, ho calciato ed è andata dentro» ha dichiarato come riportato dal Resto del Carlino.
La stagione di Calandrini presenta numeri interessanti che raccontano il suo percorso di crescita. In Coppa ha collezionato sette presenze da titolare, mentre in campionato ne ha ottenute solo due, compensate però da tredici ingressi dalla panchina. Un utilizzo che ha comunque permesso al giovane di mettere a segno tre assist oltre ai quattro gol realizzati.
«Quest'anno, anche a livello realizzativo, sta andando abbastanza bene. Sono contento di questo, ma l'importante è che abbiamo vinto e guadagnato l'accesso alla finalissima», ha commentato il centrocampista, dimostrando una mentalità collettiva che mette sempre gli obiettivi di squadra davanti a quelli personali.
L'analisi della semifinale contro la Pistoiese evidenzia la maturità tattica raggiunta dal Ravenna. «Abbiamo interpretato la partita nel migliore dei modi, sulla base anche di quello che avevamo preparato durante la settimana», ha spiegato Calandrini, sottolineando l'importanza del lavoro svolto durante la preparazione.
Nonostante la vittoria sia arrivata solo ai tempi supplementari, il giovane centrocampista non ha dubbi sulla superiorità della propria squadra: «Partite così importanti, spesso vengono decise da episodi, anche se poi, fino alla circostanza del gol del vantaggio, stavamo dominando».
La prestazione complessiva del Ravenna ha convinto il protagonista della serata, che ha sintetizzato così l'andamento del match: «Abbiamo tenuto bene il campo», mentre per quanto riguarda gli avversari ha aggiunto: «Loro hanno avuto poche occasioni da rete».
L'atmosfera nello spogliatoio giallorosso è di soddisfazione temperata dalla consapevolezza che manca ancora un passo per raggiungere l'obiettivo finale. «Siamo certamente contenti di questa prestazione, ma allo stesso tempo siamo già proiettati e concentrati sulla gara di domenica prossima contro il Tau Altopascio, che poi è anche quella decisiva», ha dichiarato Calandrini.
L'approccio all'atto finale della stagione è quello di chi sa di avere una grande opportunità tra le mani. «Sì, ci manca l'ultima opera per concludere la stagione. Speriamo di finirla bene. Sappiamo che è il match più importante del 2024-25, perché, alla fine, è una nostra rivincita. Abbiamo un'altra possibilità e vogliamo sfruttarla», ha affermato il centrocampista.
La riflessione sulla parte conclusiva della stagione del Ravenna evidenzia qualche rammarico per il finale di stagione regolare. «Peccato solo per il finale di 'stagione regolare', macchiato da 2 sconfitte consecutive. Penso tuttavia che, durante un percorso così lungo, qualche inciampo possa starci. Resta tuttavia un campionato bellissimo. L'importante è che ora ci siamo ripresi, come del resto si è visto domenica contro la Pistoiese», ha concluso Calandrini.
La finale contro il Tau Altopascio rappresenta quindi l'ultimo atto di una stagione che può ancora regalare soddisfazioni al Ravenna e ai suoi giovani talenti come Calandrini, simbolo di una generazione che sta crescendo e maturando in un momento cruciale per il futuro del club.
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