La delusione per la retrocessione in Eccellenza è ancora viva, ma l'Ugento non ha alcuna intenzione di arrendersi. Il club salentino, guidato dal presidente Massimo De Nuzzo, sta valutando attentamente tutte le possibilità per un eventuale rientro nella categoria superiore attraverso la strada del ripescaggio. Una strategia che tiene conto delle difficoltà economiche che stanno investendo diverse società del panorama calcistico nazionale.
La ferita dell'11 maggio e la speranza del ripescaggio
Il ricordo dell'11 maggio brucia ancora nella memoria dei tifosi giallorossi. Quel giorno fatidico, al minuto 91 della gara di playout, il Manfredonia riuscì a condannare l'Ugento alla retrocessione in Eccellenza, infliggendo una ferita profonda all'ambiente salentino. Tuttavia, proprio le società che hanno contribuito al declassamento dell'Ugento potrebbero ora aprire scenari imprevisti.
Secondo quanto riportato dal Nuovo Quotidiano di Puglia, sia il Manfredonia che il Gravina starebbero attraversando momenti di grande incertezza dal punto di vista organizzativo ed economico. Le loro iscrizioni al prossimo campionato di Serie D non sono completamente garantite, creando così delle potenziali opportunità per chi, come l'Ugento, aveva dovuto abbandonare la categoria.
Le nuove regole sui ripescaggi
La situazione si presenta però più complessa rispetto al passato. Il Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti ha infatti stabilito una riduzione del numero complessivo delle squadre partecipanti al campionato di Serie D, passando dalle attuali 168 formazioni a 162 dalla prossima stagione. Questa decisione rende automaticamente più difficoltosi i ripescaggi, che potranno avvenire esclusivamente nel caso in cui le società regolarmente ammesse risultino inferiori al numero di 162.
Il meccanismo prevede criteri di valutazione molto specifici per determinare l'ordine di precedenza tra le società richiedenti. Tra i parametri considerati figurano il bacino d'utenza, l'anzianità di affiliazione alla FIGC, i meriti sportivi e disciplinari conseguiti negli anni precedenti. Un sistema meritocratico che tiene conto della storia e dell'importanza territoriale di ciascun club.
Esistono però dei vincoli importanti che escludono automaticamente alcune società dalla possibilità di presentare domanda. Non possono infatti richiedere il ripescaggio le formazioni che sono state sanzionate per illecito sportivo nelle ultime cinque stagioni o quelle che hanno già beneficiato di un ripescaggio negli ultimi tre anni.
Le dichiarazioni del presidente De Nuzzo
Il numero uno dell'Ugento ha le idee molto chiare sulla strategia da adottare. «Qualora ci fosse la possibilità, con buone chances di ripescaggio, presenteremo domanda facendoci trovare pronti con tutta la documentazione», ha dichiarato Massimo De Nuzzo, mostrando la determinazione della società salentina a cogliere ogni opportunità disponibile.
Il presidente ha poi fornito un quadro più ampio della situazione: «Siamo in una fase di studio degli scenari che si potranno prospettare – è la sintesi del presidente dell'Ugento – tenuto conto di quello che potrebbe succedere a livello nazionale riguardo delle defezioni di alcuni club di D ma anche di C. Quindi per ora è tutto in divenire, credo che si potrebbe capire qualcosa dopo i primi di giugno, alla chiusura delle iscrizioni per la Serie C con possibili ripercussioni a cascata per i posti in D».
Un'attesa strategica fino a giugno
L'analisi del presidente De Nuzzo evidenzia come la questione dei ripescaggi sia strettamente collegata a un effetto domino che potrebbe coinvolgere diverse categorie del calcio italiano. Le eventuali defezioni nella Serie C potrebbero infatti creare spazi aggiuntivi nella Serie D, aprendo così maggiori possibilità per le società interessate al ripescaggio.
Il timing risulta fondamentale in questa delicata fase. La chiusura delle iscrizioni per la Serie C, prevista per i primi di giugno, rappresenterà il momento cruciale per comprendere realmente quante opportunità si apriranno per chi aspira a un ripescaggio nella quarta serie nazionale.
L'Ugento si prepara alla sfida burocratica
Mentre si attende l'evolversi della situazione a livello nazionale, l'Ugento non rimane con le mani in mano. La società salentina sta preparando meticolosamente tutta la documentazione necessaria per presentare una domanda di ripescaggio che possa risultare competitiva rispetto alle altre possibili candidate.
La preparazione non riguarda solo gli aspetti burocratici, ma anche la valutazione dei requisiti che potrebbero fare la differenza nella eventuale graduatoria. L'anzianità della società, i meriti sportivi acquisiti nel corso degli anni e l'importanza del bacino d'utenza rappresentano gli assi nella manica che l'Ugento potrà giocare per convincere gli organi competenti.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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