Monza, è ora di fare pace col Brianteo

Quando chiunque pensa a casa propria, immagina un luogo ospitale, accogliente, speciale, dove ci si sente al sicuro ed ogni cosa, anche la più difficile, riesce meglio del previsto. Quando un tifoso pensa al proprio stadio, alle partite casalinghe, quindi viene naturale sperare fin da subito in un risultato positivo per i “padroni di casa”. Ahinoi, quest’anno il rapporto tra il Monza e lo stadio Brianteo non è stato così idilliaco come tutti avremmo sperato …

I numeri parlano di sole sette vittorie su diciotto partite disputate tra le mura amiche, quelle che son costruite apposta per coccolare i calciatori di casa: manca all’appello ancora la partita contro il Caravaggio, che domenica si presenterà in Brianza alla ricerca feroce di punti per evitare la retrocessione diretta in Eccellenza. Questa partita sarà l’occasione, allora, per dimostrare al proprio stadio e soprattutto a quei tifosi (che son sempre meno, purtroppo) che lo affollano, che le difficoltà riscontrate durante l’arco di questa stagione sono solo un incidente di percorso, qualcosa che potrà essere facilmente dimenticato. Perché per una squadra costruita in pochissimi giorni di calciomercato estivo ci sta di incontrare difficoltà – e così è stato – ma almeno il non sentirsi a disagio quando si gioca in casa dovrebbe essere il minimo sul quale costruire anche la fiducia con i propri sostenitori.

Monza-Caravaggio allora diventa l’occasione per raggiungere più obiettivi. Messa in cassaforte l’agognata salvezza, potrebbe dare ottima soddisfazione a tutti una vittoria che significherebbe portare a tre le partite vinte l’una dopo l’altra ed a cinque i risultati positivi consecutivi. Ancor più importante però sarebbe il fatto che la squadra, ottenendo un risultato positivo, tornerebbe “amica” del proprio stadio e dei propri tifosi: e si sa, questo è un ingrediente fondamentale per fare campionati di vertice (si veda, per esempio, alla voce “Risultati casalinghi del Piacenza) …