Livorno, Pasquali: «Non ci credo al mese di festaggiamenti...»

Una sconfitta che non lascia strascichi. Il Livorno domenica è uscito battuto dalla trasferta nel Valdarno contro il Figline, ma questo risultato negativo non incrina minimamente il rapporto speciale tra la squadra e i suoi tifosi. A fine gara, nonostante la prestazione opaca, i giocatori amaranto si sono recati sotto il settore ospiti dove sono stati accolti con applausi e cori, culminando nell'intonazione collettiva dell'inno sociale.

Del resto, difficilmente un singolo passo falso avrebbe potuto compromettere l'entusiasmo dei sostenitori per una squadra che ha dominato il campionato, conquistando una promozione tra i professionisti tutt'altro che scontata.

Nel post-partita, in assenza dell'allenatore Paolo Indiani squalificato, è stato il vice Niccolò Pasquali a presentarsi davanti ai microfoni per commentare la prestazione: "Una squadra che vince il campionato con questo distacco non ha problemi di attenzione o concentrazione. Stavolta bisogna fare gli elogi al nostro avversario, anche perché non mi ricordo neanche un momento nel quale noi siamo stati veramente padroni della partita".

Pasquali ha poi affrontato il tema dell'impatto non ottimale sulla gara: "Pensavamo che i cambi in formazione, inserendo tanti 'under' avrebbe dato ancora più motivazioni. Però probabilmente c'è anche la differenza di esperienze, di abitudine a giocare queste partite". Una scelta, quella di puntare sui giovani, che il vice allenatore ha comunque difeso: "C'era dire che abbiamo vinto il campionato giocando sempre con 4 o a volte 5 under, per cui questi ragazzi hanno dimostrato il loro valore. Adesso era giusto dare ancora spazio a loro".

Guardando al futuro e all'imminente Poule Scudetto, Pasquali ha respinto le ipotesi di un calo di tensione prolungato: "In realtà, da quando abbiamo vinto il campionato, questa è la prima sconfitta. Non ci credo al mese di festeggiamenti o ad altro".

Nonostante questo passaggio a vuoto, il clima in casa amaranto resta sereno e carico di entusiasmo, con lo sguardo già rivolto alle prossime sfide che attendono i neocampioni.