La fame del Livorno non si è placata. Se possibile, ce n'è persino di più. Dopo aver conquistato la matematica promozione, la squadra amaranto guarda già alla Poule Scudetto e all'opportunità di portare un nuovo trofeo in bacheca, il primo dopo la "rinascita".

Paolo Indiani, tecnico che da quarant'anni macina successi e accende i sogni delle tifoserie (la sua prima promozione risale alla stagione 1982/83 con il Sangiustese, dalla Seconda alla Prima categoria), si è concesso solo un momento per festeggiare, ma è già tornato concentrato sul campo. Non si è lasciato distrarre dall'undicesimo successo della propria carriera, vissuta quasi interamente in Toscana, con due sole parentesi tra Umbria (Foligno) e Perugia (Grifo). Sa bene che dopo ogni trionfo l'asticella si alza e ora la missione è guardare ancora più in alto, forte della consapevolezza del valore del proprio gruppo.

Obiettivo vittoria al Picchi

Domenica, allo stadio Armando Picchi, c'è la sfida contro il Flaminia Civita Castellana. L'obiettivo è ritrovare subito la vittoria davanti al proprio pubblico, regalando nuove emozioni ai tifosi. "L'ultima volta è stata con l'Orvietana, il 2 marzo scorso: sono passati troppi giorni, c'è bisogno di tornare a far alzare i decibel del catino amaranto all'Ardenza", sottolinea la società.

Dopo quel successo per 4-2 (con reti di Russo, Bonassi, Malva e Dionisi), ci sono stati due stop contro Ghiviborgo e Poggibonsi, intervallati dalla vittoria esterna a Siena e dal rocambolesco pareggio di domenica scorsa in trasferta con il Terranuova Traiana. Ecco perché serve una scossa e un messaggio chiaro alle avversarie della seconda fase della stagione, quella che assegnerà il titolo di campione della Serie D.

C'è anche l'obiettivo di incrementare il vantaggio sulla seconda in classifica, la Fulgens Foligno, andando oltre i record già stabiliti.

Il futuro e la Serie C

Subito dopo la conclusione della stagione, sarà il momento di parlare del futuro guardando alla Serie C. Per rispettare la roadmap tracciata dal presidente Joel Esciua - che prevede la Serie B entro il 2028 - è fondamentale non perdere tempo. La società è consapevole dell'importanza della programmazione e non si farà trovare impreparata.

Si parlerà innanzitutto con il tecnico Indiani: ha un accordo per il rinnovo automatico del contratto, ma le parti, nel segno della trasparenza che ha sempre caratterizzato il rapporto, ne discuteranno personalmente. Lo stesso approccio sarà utilizzato con i calciatori, sia con i veterani che con i più giovani.

La voglia di rivalsa di Caparelli

Tra i giocatori più motivati c'è Riccardo Caparelli, che era uno dei valori aggiunti della squadra - tra gol e assist - prima che un grave infortunio al ginocchio lo fermasse. Il suo attaccamento ai colori amaranto lo ha espresso sui social, ricordando anche la scelta di rifiutare offerte dalla Lega Pro per vestire la maglia del Livorno.

«Dal luglio 2023 c'era solo una strada da percorrere, quella di vincere e riportare il Livorno nel professionismo», ha scritto Caparelli. «È stato devastante vedere le partite dalla tribuna per quasi sei mesi, ma non ho sbagliato a scegliere. Rifarei tutto, subirei di nuovo anche l'infortunio pur di conquistare un campionato con questi colori. Vincere il primo (speriamo non l'ultimo) campionato a 25 anni e in una realtà così sarà indimenticabile».

Sezione: Serie D / Data: Mer 09 aprile 2025 alle 17:30
Autore: Davide Guardabascio
vedi letture
Print