Il Levico Terme ha le spalle al muro: il pareggio di Este, un risultato che va strettissimo ai gialloblù che hanno sprecato (in superiorità numerica) almeno una mezza dozzina di limpide palle goal per vincere l’incontro, tiene viva la squadra di Marco Melone ma le concede solo un risultato, la vittoria, contro i friulani del Carlino per restare attaccati alla speranza e non salutare la Serie D con 90 minuti di anticipo.

A 180 minuti dalla fine della stagione regolare il Levico Terme è fanalino di coda, un punto sotto il Montebelluna, quattro punti in meno del Portogruaro, ad 8 lunghezze da Montecchio Maggiore e Torviscosa che guidano la lista delle squadre che oggi risulterebbero ammesse ai play-out. Un pareggio contro il Cjarlins Muzane teoricamente non chiuderebbe i conti, ma poi i gialloblù dovrebbero vincere l’ultima gara a Legnago contro una probabile neo-promossa in Serie C, ma soprattutto Montebelluna (Este in casa e poi a Belluno),  Portogruaro (gara interna con il Dolomiti Bellunesi, chiusura a Mestre), Torviscosa (Bolzano in casa e a Cartigliano) e Montecchio Maggiore (ospita il Cartigliano e finisce a Bolzano) non dovrebbero fare nemmeno un punto in due partite, e il Villafranca (Campodarsego e trasferta a Bolzano) dovrebbe fermarsi a due. Irrealistico.

Purtroppo, però, anche in caso di vittoria contro i friulani per il Levico Temre potrebbe essere game over lo stesso se anche il Portogruaro si imponesse sulla Dolomiti Bellunesi e il Villafranca almeno pareggiasse con il Campodarsego. Quindi  terzium non datur e il 30 aprile bisogna ritrovare la vittoria che manca ai gialloblù da tre mesi (dal 29 gennaio: a Lavis 1-0 sul Portogruaro con rete di Leonardo Moraschi) e che al Lido Park è arrivata solo una volta quest’anno, il 30 ottobre 2022 (2-0 al Torviscosa, il goal Daniele Gasperotti e Filippo Fracaro).

Il Cjarlins Muzane allo scoccare dei vent’anni di vita è al quinto anno in Serie D e forse nemmeno quest’anno ha risposto alle ambizioni del presidente Vincenzo Zanutta che non ha badato a spese per mettere a disposizione di Carmine Parlato (che a Trento due anni fa vinse il campionato e sulla panchina dei friulani di Carlino da inizio novembre) una rosa di prim’ordine. I risultati dei biancoazzurri denunciano un rendimento in calo: dopo il filotto di 5 successi fila a febbraio, da marzo hanno vinto solo la partita di Belluno perdendo due degli ultimi quattro incontri. Rimane tuttavia una squadra di grande qualità che punta a migliorare il settimo posto della stagione 2018-19, miglior piazzamento in Quarta serie.

Il giocatore del Cjarlins Muzane più conosciuto da noi è senza dubbio l’ex di turno, il 28enne siciliano di Agira Vincenzo Calì, 63 partite e 20 reti in gialloblù dal 2015 al ’17; si tratta anche del capocannoniere dei friulani (5 reti in 16 presenze – è arrivato a Carlino a dicembre) ed è andato  in goal anche nel match di andata.

La colonna della squadra è però il centrale difensivo Roberto Codromaz, 27 anni già a Trieste, Salò e Piacenza in Serie C, che con oltre 2500 minuti giocati in 31 gare contende al giovane portiere Sergio Barlocco (scuola Udinese, classe ’04) il ruolo di più presente in campo in questa stagione. Nel reparto opposto il focus è sul 31enne toscano, ala destra, Nicolò Valenti (oltre 250 presenze in Serie D, una novantina con la maglia dell’Arzignano) in rete 5 volte, l’ultima a Caldiero domenica scorsa; spesso affiancato, talvolta in ballottaggio, con il 28enne di Broni Matteo Colombi arrivato a gennaio dal Prato.

A centrocampo invece i punti di forza sono Eduardo Esposito, un 2002 cresciuto nella Salernitana, e il brasiliano Gabriel Nunes da Cunha; sono i “fidati” di Parlato che se li è portati entrambi da Caserta, ma il carioca era stato con lo stesso tecnico anche a Trento; completa il reparto il 29enne veneziano, ex Luparense, Matteo Cavallini che ultimamente pare aver conquistato i gradi di titolare nello scacchiere friulano in alternativa, o assieme, al 32enne pugliese Daniele Forte arrivato a dicembre dall’Arezzo e che vanta quattro successi in serie D: due ad Arzignano, ma anche con Turris (2020) e Ravenna (2017).

Importanti in difesa i contributi del classe ’85 Matteo Dionisi (anch’egli un “pallino” di Parlato che lo ha avuto sia Trento che a Caserta) arrivato nella “campagna” invernale, e del ventenne Alessandro Pasqualino, scuola Spal, preso dal Belluno e già ad Arzignano dove l’anno scorso ha vinto il campionato; trova invece meno spazio l’ex Mestre Marco Frison, 27enne alla Luparense sino a dicembre, anche per questioni anagrafiche che il difensore romano classe 2022 Lorenzo Zaccone (giovanili del Genoa, l’anno scorso al Siena), il centrocampista Jacopo Fedrizzi (un 2003 in prestito dall’Udinese) e la punta del 2002 Aldo Bansè (dalle giovanili del Pordenone) aiutano però a risolvere.

Levico e Cjarlins Muzane si sono affrontati cinque volte fino ad oggi: i gialloblù, che a Carlino non hanno mai segnato né fatto punti uscendo sconfitti anche all’andata (il 17 dicembre scorso finì 2-0), in casa avevano pareggiato il 18 novembre 1918 (doppietta di Roberto Aquaro e rete di Alessandro Castellan nel 3-3 finale) e vinto il 24 ottobre 2021 grazie ad un goal di Mauro Scaglione.

Sezione: Serie D / Data: Sab 29 aprile 2023 alle 18:30
Autore: Marco Pompeo / Twitter: @Marco_Pompeo
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