Ha già voltato pagina Thomas Cossalter, nonostante quell'immagine della traversa colpita dal dischetto continui a riaffacciarsi nei suoi pensieri. Ma il capitano della Dolomiti Bellunesi sa bene che domenica, con una vittoria contro il Brian Lignano, quel ricordo potrebbe essere definitivamente cancellato dal trionfo più importante: la promozione in Serie C.
Il classe 2003 feltrino, intervistato dopo il pareggio per 2-2 sul campo della Calvi Noale, mostra la sicurezza di chi ha già metabolizzato la delusione. Nel match dell'ultimo turno, Cossalter stava per diventare l'eroe di giornata con una potenziale doppietta, dopo aver siglato il momentaneo 1-1. Al 81° minuto si è incaricato di battere un calcio di rigore, concesso per un fallo del portiere Bisetto su Marangon, ma la sua conclusione si è stampata sulla traversa.
Un episodio che ha contribuito al pareggio finale, un risultato che costringe la Dolomiti a tenere i nervi saldi fino all'ultima giornata. La vittoria contro il già salvo Brian Lignano significherebbe promozione matematica, mentre il Treviso, distante due punti, spera in un passo falso per agganciare la vetta ed eventualmente giocarsi tutto allo spareggio.
«Tante persone mi hanno dato una pacca sulla spalla in questi giorni, e mi ha fatto indubbio piacere. Soprattutto domenica sera e lunedì», confessa Cossalter al Corriere delle Alpi. «Se mi chiedete se ci penso ogni tanto a quel tiro bè, è impossibile non farlo. Al tempo stesso la sto vivendo in modo tranquillo e me la sono messa via. Tornare indietro non si può, di conseguenza ho già la testa rivolta a domenica».
Sul rendimento altalenante contro la Calvi Noale, il capitano riflette: «Non sono partite come le altre, inutile nasconderci. Dare una spiega al nostro approccio è complicato, però sei di sicuro influenzato dal clima attorno e dalle aspettative generali. Inoltre non riesci mai a controllare tutto quel che accade e come a volte siamo stati fortunati su alcuni episodi, domenica è girato tutto male. Mi tengo però stretto un gran secondo tempo, nel quale di squadra abbiamo recuperato un paio di situazioni di svantaggio. Peraltro, grazie anche a qualche accorgimento tattico, occupavamo meglio il campo e inoltre ne avevamo più dei nostri avversari sul piano fisico».
La sfida con il Brian Lignano, formazione che all'andata si impose con un netto 4-0, non sarà una passeggiata nonostante gli avversari abbiano già raggiunto l'obiettivo salvezza. «Ritengo la gara di Noale ci abbia fatto bene, allo scopo di tenere elevata la soglia dell'attenzione. Siamo consapevoli di cosa aspettarci da una formazione abbastanza simile, con l'obiettivo salvezza già raggiunto ma capace di esprimere un buon calcio e alcune individualità interessanti tra cui il capocannoniere del girone», avverte Cossalter.
A rendere speciale la sfida di domenica sarà anche la cornice di pubblico che si preannuncia straordinaria. «In realtà già a Noale era come se fossimo a Feltre, visto che sugli spalti c'erano pressoché solo nostri tifosi. Dopo di che, ci accoglierà un'altra splendida cornice di pubblico e più in generale percepiamo euforia attorno a noi. A volte penso che appena due anni fa ci venivano a vedere a malapena 300 persone… Ora abbiamo chi domanda dove trovare i biglietti, per paura di rimanere senza. Abbiamo costruito qualcosa di splendido. La gente per strada ci sprona, mostra interesse: è bellissimo».
Sul come affrontare questa settimana decisiva, il capitano ha le idee chiare: «La tensione deve rimanere alta, accompagnata al tempo stesso dalla leggerezza che ci ha contraddistinto tutto l'anno. A freddo, ci siamo detti che manca pur sempre una partita di fronte alla nostra gente per vincere il campionato. Non è finito nulla domenica scorsa».
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