La stagione si è conclusa con il verdetto più amaro, ma il Chions ha già iniziato a guardare avanti. La società gialloblù ha definitivamente archiviato il capitolo della retrocessione in Eccellenza e sta ponendo le basi per la prossima stagione, a partire dalle figure chiave della dirigenza e della guida tecnica.
I primi due nuovi nomi annunciati sono quelli di Martino Perazzolo, che assumerà il ruolo di direttore sportivo, e di Claudio Moro, che siederà sulla panchina. Ulteriori conferme, particolarmente riguardanti lo staff tecnico, verranno comunicate a breve dalla società.
Una retrocessione scritta nei numeri
Un'analisi fredda delle statistiche rivela come la retrocessione non sia da attribuire ai cambi di guida tecnica avvenuti durante la stagione. Il passaggio da Alessandro Lenisa a Simone Marmorini, infatti, non ha modificato sostanzialmente il rendimento della squadra.
Nel girone d'andata i gialloblù hanno raccolto 14 punti con 3 vittorie, bilancio leggermente migliorato nel girone di ritorno con 16 punti e altrettanti 3 successi. L'ultima vittoria è arrivata paradossalmente quando la retrocessione matematica era già stata sancita, a tre giornate dalla conclusione del campionato.
Il quadro complessivo è delineato da numeri impietosi: terzultimo posto in classifica generale con appena 30 punti in 38 partite, quartultimo posto nella classifica delle gare casalinghe e terzultimo in quella delle trasferte. A completare il quadro negativo, il quartultimo posto per gol realizzati (35) e il penultimo per reti subite (59).
Cambio in panchina: una richiesta dei giocatori
La retrocessione appare quindi come il risultato del rendimento di giocatori che hanno dimostrato di non essere all'altezza della Serie D, sia sul piano mentale che tecnico e fisico. È stato proprio il gruppo squadra, a gennaio, a chiedere un cambio della conduzione tecnica, nonostante le resistenze del presidente Mauro Bressan, che ha cercato di opporsi fino all'ultimo a questa soluzione.
Alla fine è stato lo stesso Lenisa a fare un passo indietro, pensando prioritariamente al bene del club. L'alternativa sarebbe stata una richiesta di "repulisti" generale della rosa, soluzione non percorribile a metà stagione. Con l'arrivo di Marmorini, tuttavia, il rendimento non è migliorato, portando alla retrocessione in Eccellenza.
Mercato fallimentare nonostante gli investimenti
La società ha continuato ad operare "in buona fede", sia nel mercato estivo che in quello invernale, con gli ultimi movimenti effettuati a febbraio. Tuttavia, consulenti di mercato e procuratori non hanno fornito consigli e proposte adeguati alla situazione, nonostante i notevoli investimenti economici effettuati dal club.
La gestione del parco giocatori si è rivelata particolarmente problematica. Circa venti calciatori ingaggiati nella sessione estiva e una decina in quella invernale hanno rappresentato il preludio alle numerose uscite dei mesi successivi. Cicarevic, Dubaz, Bolgan (definito l'errore più grave), Granado, Kladar, Oubakent, Lirussi, Zanon e Valerio sono rimasti solo per metà campionato, con numerosi avvicendamenti che non hanno portato alcun miglioramento.
Delusioni e flop
Anche i cinque giocatori provenienti dalla stagione precedente hanno fornito un contributo minimo: i giovani Reschiotto e Joan hanno trovato pochissimo spazio, Bolgan ha chiesto la risoluzione anticipata del contratto, Ba è apparso irriconoscibile rispetto alle prestazioni del 2023-24, mentre Tomasi ha dovuto fare i conti con numerosi infortuni.
Dei nuovi acquisti non resta praticamente traccia, se non "solchi alla deriva". L'analisi suggerisce che, al di là della ricerca di alibi o di possibili capri espiatori (Lenisa incluso), il vero problema del Chions sia stato un "motore grippato" piuttosto che i "piloti" che si sono alternati alla guida.
Lezioni per il futuro
La Serie D richiede una presenza attiva della dirigenza, accompagnata da una solida competenza tecnica nella scelta di giocatori e allenatori. La società dovrebbe essere in grado di gestire efficacemente i rapporti con i procuratori, evitando di subire passivamente le loro proposte. In caso contrario, si finisce per pagare un dazio molto alto, come dimostra l'esperienza del Chions.
La prossima stagione in Eccellenza rappresenterà la controprova di questa analisi e l'occasione per costruire un progetto più solido, partendo dalle nomine già annunciate di Perazzolo e Moro.
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