L'ex centrocampista della Lazio, Ogenyi 'Eddy' Onazi, ha sollevato un caso che mette in luce una problematica diffusa nel calcio dilettantistico italiano. Attraverso un lungo post pubblicato sui propri canali social, il calciatore nigeriano ha denunciato il mancato pagamento degli stipendi da parte dell'Avezzano, club di Serie D che lo aveva tesserato nel novembre 2023.
"Oggi voglio puntare l'attenzione su una situazione tutta italiana, vergognosa tanto per lo status di giocatore quanto per lo status di essere umano che vive dei frutti del suo lavoro", ha esordito Onazi nel suo messaggio. Il centrocampista ha poi aggiunto che "in Serie D essere pagati sembra sia un lusso o, quantomeno, frutto di fortuna (spera che il tuo club sia serio altrimenti morirai di fame)".
La vicenda contrattuale
La denuncia di Onazi riguarda le stagioni 2023/2024 e 2024/2025, durante le quali aveva un contratto con una società di Serie D. Al termine della prima stagione, non avendo ricevuto il compenso pattuito, il calciatore ha deciso di risolvere il contratto, prevedendo che la società non avrebbe onorato nemmeno i futuri impegni economici. Una previsione rivelatasi corretta, come confermato dal calciatore stesso che ha sottolineato come i suoi ex compagni, rimasti nel club, non abbiano ricevuto i pagamenti successivi.
Con l'assistenza del suo avvocato Alessandro Speziale, Onazi ha intrapreso le vie legali costituendo in mora il club e rivolgendosi successivamente al Collegio Arbitrale della Lega Nazionale Dilettanti (LND), come previsto dalla normativa vigente. Il lodo arbitrale ha dato piena ragione al giocatore, condannando la società a corrispondere l'intera somma richiesta, oltre a interessi e spese legali.
Sistema sanzionatorio inadeguato
Nonostante la vittoria legale, Onazi evidenzia come il problema sia ben più profondo: "Sembrerebbe tutto perfetto, una storia a lieto fine. Purtroppo non è così". Il calciatore sottolinea l'inefficacia del sistema sanzionatorio della LND nei confronti dei club inadempienti, che prevede penalizzazioni minime e lascia i giocatori privi di reali tutele.
"Un club che subisce un punto di penalizzazione se non rispetta un lodo può realmente essere intimorito dalla sanzione?", si domanda retoricamente l'ex laziale. Nonostante la situazione, Onazi racconta di aver comunque cercato una soluzione conciliativa: "Per il bene della squadra, dei calciatori e dei tifosi che non hanno nulla a che vedere con la gestione scellerata di una società, ho deciso di concordare col club una dilazione di pagamento in diverse rate, per consentirgli di ottemperare al loro dovere senza subire le relative sanzioni. Nemmeno la prima rata è stata pagata".
Appello per maggiori tutele
Nella parte conclusiva del suo intervento, il calciatore nigeriano allarga la questione, evidenziando la necessità di riforme strutturali: "Sarebbe doveroso imporre alle squadra una fideiussione a garanzia degli stipendi (o predisporre un sistema sanzionatorio adeguato, che dia ai giocatori non pagati la garanzia di poter ricevere ciò che gli spetta), i giocatori vivono di questo e senza la certezza della retribuzione non ci potrà mai essere tranquillità nelle vite di tanti ragazzi che aspirano a diventare professionisti".
Onazi chiama in causa direttamente le istituzioni calcistiche, affermando che "La Lega Nazionale Dilettanti e le istituzioni in generale dovrebbero dare risposte certe, non tanto a me, ma a tutti quei ragazzi che sono in balia di club gestiti con logiche truffaldine", affinché "non passi il messaggio che a non pagare i giocatori si resti impuniti".
Il post si conclude con un appello collettivo: "Vorrei che i miei colleghi, le istituzioni e le associazioni di settore si unissero a questo post puntando i riflettori su una situazione vergognosa che deve necessariamente cambiata. Per aspera ad astra".
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