Vicenza, Guerra ed Albertazzi: «Promozione a tavolino? La sentiremmo nostra»

Vicenza, Guerra ed Albertazzi: «Promozione a tavolino? La sentiremmo nostra»

Nuovo appuntamento sui canali social ufficiali del Vicenza. Ieri in compagnia in una diretta condivisa di Simone Guerra e Mirko Albertazzi che hanno risposto alle curiosità dei tifosi.

Tutte le curiosità rivolte a Simone Guerra:

Sei in scadenza? “Io a livello contrattuale ho un opzione di rinnovo in caso di vittoria del campionato, spero quindi che il campionato si possa concludere con una promozione per poter dire la mia anche l’anno prossimo”.

Il tuo miglior gol quest’anno? “Credo sia stato quello di Cesena, in una partita bella e importante, è stata una bella azione che si è conclusa nei migliori dei modi”.

Giochi alla playstation? “Non ce l’ho nemmeno, la mia playstation è mia figlia, sono impegnato 24 ore con lei”.

Se si vince il campionato che propositi avete? “Si spera di chiudere questo campionato, siamo ancora in casa fino al 13, attendiamo, abbiamo voglia di ritornare in campo, di dire la nostra e di chiudere il campionato nel modo in cui tutti speriamo”.

Chi è il tuo idolo? “Ho sempre guardato ai fratelli Inzaghi perché vengo dallo stesso paese, ma il mio idolo era Ronaldo, il brasiliano, secondo me il più forte in assoluto”.

Come vi allenate? “La società ci ha messo a disposizione un bel po’ di attrezzature per tenerci in allenamento, cyclette, step, pesi. La società è stata presente e speriamo che finisca presto questo periodo”.

Quanti gol vuoi segnare ancora? “Spero innanzitutto di iniziare nuovamente e spero di farne più possibili, ma l’importante è che siano utili alla squadra”.

Come stai passando questo periodo? “Lo trascorro in casa con la famiglia, ogni tanto disegniamo, cuciniamo, facciamo un po’ di attività per passare il tempo, abbiamo un cane, a volte esco con lui per prendere un po’ d’aria”.

Corri anche tu per Cinelli? “Abbastanza dai, quest’anno in attacco ci sono attaccanti che corrono tanto, ci diamo da fare e ci mettiamo al servizio della squadra (ride, ndr)”.

Il difensore più tosto che hai incontrato in questa stagione? “Credo Lovato del Padova, adesso è andato a Verona. Credo sia stato quello più duro. I nostri difensori però in allenamento sono davvero tosti. Padella è meno aggressivo rispetto alle partite, invece giocare contro Bizzotto, Pasini e Cappelletti è dura, sono fastidiosi, giocano sempre con le mani addosso, non è facile giocare contro di loro”.

Cosa si prova a portare la maglia del Vicenza? “È un grande orgoglio portare questa maglia, è una società storica, con un pubblico che ti fa vivere grosse emozioni, ti dà quella sensazione in più di fare calcio vero”.

Come ti trovi a Vicenza? “Bene, io mi trovo bene, anche la mia famiglia si trova bene perché è una città che ti fa stare sereno e tranquillo, quindi spero di rimanerci”.

Perché hai scelto Vicenza? “Io ho scelto Vicenza per la piazza, mister Serena mi voleva a tutti i costi, io volevo  provare a giocare in una piazza con molti tifosi, venivo da Salò dove c’era una società seria e dove sono stato molto bene, però le emozioni che ti dà il Menti credo siano un biglietto da visita importante per ogni calciatore, perciò decidere non è stato difficile”.

Il più matto della squadra? “Saraniti, Marotta, Pasini, sono molto simpatici, positivi, fanno ridere. Sono personaggi che servono in uno spogliatoio”.

Perché il 17? “Il 17 l’ho usato a Salò per la prima volta, me lo aveva consigliato mio zio, il primo anno è andata male, l’anno dopo ho deciso di mantenerlo e ho fatto 21 gol. Adesso è un numero a cui sono legato”.

Come stai passando questo periodo? “In questa quarantena mi sto impegnando, insieme a mia moglie preparo qualche pizza, pasta o torta, ci sto provando, qualche risultato buono è riuscito”.

In cosa devi migliorare? “Ogni giorno bisogna migliorare, perché si impara sempre di più dai compagni. Forse nella cattiveria in ogni partita, magari ci sono partite in cui mi adagio di più e non riesco a dare il mio meglio. Lo spirito è quello giusto e spero sempre di poter dare quello che vorrei”.

Dove hai fatto il settore giovanile? Hai giocato in Serie B? “A Piacenza. Dopo la Primavera ho fatto 3 anni in Serie B con il Piacenza, poi ho vinto un campionato a Spezia e ho continuato la carriera in Serie C”.

Cosa si prova a cantare sotto la curva? “Per fortuna quest’anno è capitato tante volte, è un’emozione grande perché vuol dire che trasciniamo un pubblico importante e remiamo tutti nella stessa direzione. E’ uno stimolo maggiore per noi quando giochiamo”.

Giocatore che ti ha impressionato di più nel girone? “Biasci del Carpi che sta facendo una grandissima stagione”.

Che squadra tifi? “Simpatizzo per la Lazio”.

Chi è più forte tra la Reggiana e il Carpi? “La Reggiana penso sia la squadra che esprime il miglior calcio nel girone, il Carpi invece è una squadra molto fisica”.

Come ti vedi l’anno prossimo? “Spero qui al Vicenza in Serie B, mi piacerebbe dire la mia in B dopo tanti anni”.

E se la Serie B arrivasse a tavolino? “Diciamo che siamo primi e lo siamo per merito per quanto successo finora in campo, se dovesse avvenire la sentirei comunque mia. Speriamo comunque che riparta il campionato”.

Che emozione hai provato a Cesena? “E’ la prima volta in carriera che gioco con così tanti tifosi nostri in trasferta, è stata una grande emozione”.

Chi sono i compagni di squadra più tecnici? “Ce ne sono diversi Giacomelli, Vandeputte, Nalini, Marotta, Pontisso, siamo una squadra tecnica. Lo stesso Zarpellon quando si impegna (ride, ndr)”.

Che ricordi hai di Piacenza? “Mi ha lanciato nel professionismo, è la squadra dove sono cresciuto, quindi ho dei ricordi belli. Ma ho anche un ricordo brutto dell’annata dove ci furono dei casi di calcioscommesse, eravamo vicini ai playoff per la Serie A a febbraio e invece siamo retrocessi ai playout”.

Se ripartiamo le motivazioni saranno inferiori? “Le motivazioni non calerebbero, ci saranno tante partite in poco tempo e dovremmo essere sempre sul pezzo. Sicuramente il ritmo partita non sarà lo stesso all’inizio anche perché stiamo lavorando da casa, ma il ritmo gara è un’altra cosa”.

Il gol più bello del Vicenza quest’anno? “Ce ne sono 3: quello di Pontisso contro la Sambenedettese, quello di Bruscagin contro la Reggiana e quello di Marotta con la Feralpisalò”.

Meglio 433 o 442? “Mi trovo meglio nel 442, nel 443 ho fatto anche la prima punta ma preferisco l’altro modulo”.

Com’è stato il primo gol con il Vicenza? “Il primo è stato contro il Renate quando sono arrivato, nella prima partita. E’ stata un’emozione forte, lo volevo anche se non me lo aspettavo, poi vedere esultare tutta quella gente sotto la Curva è stato bello”.

Un aggettivo per descrivere i tifosi.  “Fantastici. Ci sono sempre vicini anche quando quest’anno abbiamo avuto un calo, sono venuti in 500 alla rifinitura per sostenerci prima della gara di Cesena”.

Quali sono i giocatori della Berretti che ti hanno impressionato di più? “Ci sono giocatori bravi come Issa, si è allenato con noi e ha fatto anche una panchina a Pesaro, se in futuro non perderà la testa potrà provare a far carriera. Poi Mancini ma anche Alberto degli Allievi

Vorrei vedere il Vicenza contro la Juventus. “Lo vorremmo tutti. Intanto pensiamo a vincere questo campionato, la Serie A poi arriverà grazie al lavoro di questa società che è molto ambiziosa”.

Giacomelli è il più forte? “Diciamo che è un giocatore ed un uomo molto molto importante per questa squadra, oltre che essere forte”.

Com’è Mimmo? “Il mister si fa sentire, poi lui in passato ha avuto tanti successi qui e vorrebbe ripeterli da allenatore. Ci tiene molto e ci sta facendo capire quanto sia importante giocare per il Vicenza”.

Sarai il capocannoniere della squadra? “Me lo auguro ma l’importante è l’obiettivo di squadra”.