Maxi rissa in campo, ci sono feriti. Colpito anche l'arbitro

Prima Categoria Campania
26.11.2018 23:34 di  Davide Guardabascio   vedi letture
Maxi rissa in campo, ci sono feriti. Colpito anche l'arbitro

Aggressioni, intervento delle forze dell’ordine, calciatori e dirigenti di una squadra feriti e un arbitro minacciato. Più una scia di accuse reciproche. È il triste verdetto di una partita di calcio di prima categoria, Montecalvario-Lokomotiv Flegrea. Con uno sfondo nero: «Nelle passate partite quelli della Montecalvario ci hanno dedicato saluti romani. Questa volta sono passati alle vie di fatto, aggredendoci e mandandoci all’ospedale» dicono in un comunicato i responsabili della Lokomotiv, squadra di dichiarata fede antifascista e antirazzista e animata da un collettivo sociale di cui fanno parte famiglie e associazioni dell’area flegrea. I fatti risalgono a sabato. 

Al campo Denza, nel parco Virgiliano, si stava svolgendo l’incontro tra il Montecalvario, formazione che rappresenta la zona dei Quartieri spagnoli, e la Lokomotiv Flegrea, prima in classifica. Alla mezz’ora della ripresa, quando il punteggio era sullo 0 a 1 in favore dei flegrei, è scoppiata una lite violenta in seguito a un’azione contestata. Un quarto d’ora di parapiglia, poi l’intervento dei carabinieri sul terreno di gioco e partita sospesa. Ma non è finita: due dirigenti della Lokomotiv, che si erano avvicinati al cancello dell’impianto chiedendo l’immediata uscita dei giocatori per evitare che le aggressioni portassero a conseguenze più gravi, sono stati pestati e allontanati, mentre i calciatori della Montecalvario prendevano a calci lo spogliatoio dell’arbitro.


Tre calciatori flegrei sono finiti all’ospedale con lesioni e traumi. La sezione locale della Figc non si è ancora pronunciata sul caso e attende ancora l’arrivo del referto arbitrale, atteso per giovedì come da prassi nelle delibere federali. Dalla Lokomotiv sostengono che il Montecalvario non è nuovo a questi episodi, e non solo con loro: «Sono le maniere che contraddistinguono questa formazione e che tante altre squadre in Campania hanno avuto modo di assaggiare nel corso di questi anni». Una scena orribile, raccontano, per lo più consumata davanti ai ragazzini della scuola calcio: «Una mattanza, che avveniva sotto gli occhi dei giovani atleti della nostra scuola calcio popolare, che credevano di essere venuti ad assistere a una partita di calcio, e hanno dovuto invece vedere i loro atleti e dirigenti picchiati con delle mazze da quelli della squadra avversaria» si legge nel comunicato. Per il club dei Quartieri si possono leggere gli interventi di un dirigente, Raffaele Valentino.