Trovarello: "Le società per risparimiare uno stipendio ne sprecano cinque! Il campo mi manca"

Trovarello: "Le società per risparimiare uno stipendio ne sprecano cinque! Il campo mi manca"

Dopo aver parlato con la redazione di NotiziarioCalcio.com di Chieti (clicca qui), Serie D (clicca qui), ed Eccellenza abruzzese (clicca qui), il direttore sportivo, ed ex dirigente teatino, Omar Trovarello non poteva sottrarsi alla domanda sul proprio futuro.

Direttore, quando la rivedremo operativo dietro una scrivania?
"Il futuro personale spero presto sia nuovamente da dirigente. Per il momento con un amico stiamo lavorando in un progetto per portare talenti prevalentemente dalla Spagna in Italia, in squadre dilettantistiche. Al momento mi diverto così. Ovviamente spero di trovare quanto prima un club con un progetto serio che creda nella mia professionalità e mi permetta di programmare. Il campo la domenica mi manca".

Forse non è la persona ideale a cui chiederlo ma come mai un direttore che vince, coniugando le esigenze societarie con quelle del campo, poi resta fermo la stagione successiva?
"Obiettivamente è un po' inconcepibile. Purtroppo però la crisi economica ha fatto sì che nel calcio ora mai si vada avanti per conoscenze ed amicizie. Poi nei dilettanti ci sono tante persone che proprio per la problematica lavorativa si avvicinano a questo mondo cercando di trovare spazio ed approfittando che nei dilettanti non c'è bisogno neppure di un patentino per fare il direttore sportivo. Certo che chi, come me, vanta quindici anni di esperienza può sicuramente essere utile a qualche società. Tanti credono addirittura di fare senza il diesse e per risparmiare uno stipendio ne sprecano cinque perchè prendono due, tre, allenatori, dieci giocatori in più ed il progetto svanisce. Un peccato perchè proprio il direttore sportivo è una figura importante di una società ed incarna l'idea calcistica che la società ha in mente e tutte i club dovrebbero averlo. Il diesse ha proprio il compito di trasformare l'idea di calcio del club in realtà in campo attraverso la costruzione della squadra. Il più delle volte invece le società sprecano soldi, non  si indebitano e poi addirittura muoiono".