Monterosi, il presidente Capponi a NC: «Se l'eruzione dell'Etna non arriva fino al centro Italia...»

26.03.2021 15:00 di  Redazione NotiziarioCalcio.com  Twitter:    vedi letture
Monterosi, il presidente Capponi a NC: «Se l'eruzione dell'Etna non arriva fino al centro Italia...»

La serie D entra nel vivo. Il quarto campionato d'Italia sta vivendo la sua fase cruciale, con le gare che diventano sempre più importanti. Per questo motivo, la redazione di notiziariocalcio.com, sta intervistando esponenti delle società coinvolte in questo finale di stagione.

Il protagonista odierno è Luciano Capponi, presidente del Monterosi: «Ho fatto una piccola indagine sui nove gironi: siamo la miglior squadra delle 166, la nostra media punti è superiore a tutte, con la miglior difesa. Naturalmente questo è un motivo di grande soddisfazione che ci fa ben sperare. Se non accadono avvenimenti catastrofici, tipo l'eruzione dell'Etna che arriva al centro Italia... probabilmente è fatta, al terzo tentativo, dopo che sono stato primo anche per altri due anni. Sono felice perché non ci si inventa presidenti, io da 14 anni sono stato catturato dalla malattia del calcio e, solo da pochissimo, ho davvero capito cosa significa costruire una squadra, stare attenti agli equilibri, creare un po' di armonia per tutti nello spogliatoio. Quest'anno sembrerebbe che il cerchio si sta chiudendo...».

Sulla lotta con il Latina: «Noi veniamo da sei vittorie, di cui tante in trasferta; quella di Latina è stata una partita fondamentale. Quello che mi conforta è che la squadra scende in campo determinata, unita, agonisticamente perfetta. E c'è una cosa in più, mai accaduta in tanti anni: ovvero un po' di fortuna. Mi riferisco soprattutto alla vittoria contro il Team Nuova Florida, una zolla ci ha spianato la strada, secondo me è un bellissimo segnale... Latina? Mi dispiace per Scudieri, non so perché è andato via, ma i panni sporchi si lavano in famiglia. Sono una squadra forte, hanno giocato bene. Per me la differenza tra D'Antoni e Scudieri è questa: il primo è un signorotto dentro un castello che prepara al meglio la propria difesa, mentre Scudieri è un funambolo che ama il gioco spumeggiante. Abbiamo due partite in più da giocare rispetto a loro, speriamo che l'acqua continui a scorrere bene sotto i ponti...».

Sul futuro (con i dovuti scongiuri): «Ho la fortuna che le mie strategie partono da lontano: da tanto preparo il terreno per poter giocare in Lega Pro. Le indicazioni più precise sono quelle di giocare al "Rocchi" insieme alla Viterbese, però dentro le strategie che sto portando avanti c'è anche la creazione di un centro sportivo per il quale sto lavorando da tanto, che ha un titolo che non si è mai visto "Sport & Cultura", e sarà una realtà davvero importante».