Il diesse Scuotto racconta il girone H: «Bitonto, che squadra! Foggia, Taranto, Andria, Sorrento e Cerignola...»

Il diesse Scuotto racconta il girone H: «Bitonto, che squadra! Foggia, Taranto, Andria, Sorrento e Cerignola...»

Non è mai semplice trovare, a dispetto, ed al netto, delle proverbiali sviolinate che troppo spesso vengono fatte (e spesso la stampa è la colpevole numero uno), persone di calcio realmente competenti nel panorama dilettantistico. Tra queste, e qui davvero siamo al netto di tutto quanto elencato precedentemente, c'è sicuramente il direttore sportivo, ex Giugliano ed Afragolese, Livio Scuotto. Con lui abbiamo parlato di calcio a tutto tondo in una lunga intervista che potrete leggere su NotiziarioCalcio.com.

Serie D, girone H. Chi l'ha colpita di più fino ad oggi?
"Devo fare una premessa. Credo che il girone H sia in assoluto il più difficile della serie D. Io ho visto varie volte il Bitonto. Per me è una squadra tosta, difficile da affrontare e che ha gli attaccanti più forti del torneo che sono Patierno e Lattanzio. Secondo me è la squadra più quadrata e credo che alla fine saranno proprio loro a spuntarla".

L'antagonista mancata?
"Direi senza dubbio il Cerignola. Poteva senza dubbio essere la vera antagonista del Bitonto per la rosa fortissima che ha ed invece con la sconfitta di domenica scorsa contro il Foggia si ritrova a questo punto del campionato con un ritardo di dieci punti figli di un inizio stagione complicato, in cui probabilmente ha influito la questione del mancato ripescaggio in Serie C. L'avvento di Feola in panchina li ha riportati prepotentemente in alto ma, ripeto, lo stop di domenica li taglia in questo momento fuori dalla corsa per al primo posto".

Qualcuna che invece l'ha delusa?
"Mi aspettavo qualcosa in più dalla Fidelis Andria e dal Taranto. La prima ha fatto una squadra da vertice ma si è rivelata un fallimento totale. Taranto idem, che ha speso tantissimo, anche se rispetto all'Andria ha una classifica migliore così come il Cerignola".

Il presidente del Taranto, Giove, ha ammesso in questi giorni di aver commesso l'errore di pensare di aver vinto il torneo prima di disputarlo...
"Errore grave. Mi meraviglio che un presidente così esperto si sia sbilanciato così tanto. Non si vince per il nome che si ha o solo per gli investimenti fatti. Nel girone H ci sono tanti club blasonati e tanti che hanno investito cifre importanti sul mercato esattamente come il Taranto. Poi, nel girone H credo sia impossibile anche solo pensare di vincere prima di giocarlo il campionato. Le partite si devono disputare, e vincere, sul campo".

L'out sider è il Sorrento?
"Complimenti a loro. Non erano partiti per stare lassù ma con la qualità del lavoro societario, costruendo una squadra col giusto mix si sono tolti tante soddisfazioni ed altrettante possono togliersene. Daranno fastidio a tutti fino alla fine".

E del Foggia cosa ci dice?
"Dico che non ha la rosa del Taranto o del Cerignola ma rispetto a queste è riuscita ad avere un rendimento costante ed è la vera antagonista del Bitonto, coi neroverdi che però credo siano favoriti".

Sul fondo classifica tante squadre in difficoltà...
"Francavilla ed Andria, come ho detto prima, sono le squadre che non dovrebbero ritrovarsi nella loro attuale posizione per investimenti fatti e rosa costruita. Il Gladiator si sapeva che avrebbe lottato per salvarsi e così sta facendo. Poi c'è anche la Nocerina. Un club del blasone dei Molossi, con un tifo così importante, fa sicuramente un certo effetto vederlo in questa difficoltà di classifica in cui si ritrova ora. Quando si va in queste piazze bisogna avere la forza di costruire determinati organici, non si può fare un campionato anonimo, o peggio. E non parlo di budget, perchè l'importante non è spendere soldi ma farlo bene. Anche con un investimento minore, una dirigenza composta da gente che sa di calcio, che conosce i calciatori, può costruire una rosa per competere ad un certo livello".