Potrebbe muoversi qualcosa per Giovanni Gallo nelle prossime settimane. L'ex direttore sportivo di Reggina, Teramo, Licata, Livorno, Palermo e Carrarese, dovrebbe tornare in pista o come responsabile di un settore giovanile professionistico o con un ruolo apicale in un'area tecnica. Frequenti, in questo senso, i colloqui in corso con diversi club, di cui un paio della cadetteria. Con la serie B ad un passo dalla chiusura per quanto concerne la regular season, il dirigente palermitano ha rilasciato alcune impressioni a Notiziario del Calcio.
Poche ore e si avranno i verdetti definitivi sulle griglie play-off e play-out in serie B, con le relative retrocessioni. Come può finire?
"Gare alla mano, credo che il Palermo possa arrivare quinto. Peccato solo che i rosanero siano stati molto altalenanti e poco continui nei risultati. Troppe sconfitte in casa ne hanno rallentato la marcia. Va anche detto che a gennaio l'ingresso di tre elementi importanti come Audero, Magnani e Pohjanpalo, quest'ultimo vittorioso lo scorso anno col Venezia, ha portato dei benefici. Però, per quanto Spezia e Cremonese oggi si lascino preferire, la squadra potrà giocarsi comunque tutto ai play-off che rappresentano pur sempre una coda del campionato imprevedibile. Una menzione particolare la vorrei fare per la mia ex Carrarese, che da matricola merita solo applausi per il suo cammino. Non era facile salvarsi in anticipo e loro lo hanno fatto anche a discapito di grandi club che avrebbero dovuto disputare ben altra stagione. In coda, temo che quello tra Cittadella e Salernitana potrà essere uno scontro quasi fratricida tra due squadre che difficilmente riusciranno a salvarsi. Poi tutto può succedere, ma ritengo che Brescia e Mantova abbiano la salvezza in tasca e che Samp e Frosinone siano le maggiori candidate al match play-out".
Ci avviamo alla chiusura del primo turno della fase nazionale play-off in serie C. E qualche certezza, come la straripante Atalanta, già c'è.
"I nerazzurri potranno essere la mina vagante dei play-off, che tuttavia hanno un netto favorito a mio parere: il Vicenza, seguito a pari merito da Pescara e Crotone. I veneti hanno dimostrato di essere molto forti andando ad un passo dalla vittoria del girone A. E avranno avuto anche il tempo di assorbire la delusione per aver ceduto lo scettro in extremis al Padova. Il Crotone nelle ultime settimane è cresciuto molto, dimostrando solidità e idee chiare. E poi c'è la qualità indiscutibile del Pescara che, comunque, fino ad un certo punto del campionato era stato in testa. E il Catania? Gli do sicuramente un 30% di chance di ribaltare il risultato, il fatto di non aver nulla da perdere può essere un benefit. Ma oggettivamente con questo Pescara è dura, per quanto Toscano abbia fatto bene a non ritenersi già sconfitto e a motivare l'ambiente. In chiave play-out, credo che Foggia e Triestina potranno far valere il fattore campo, mentre il Milan Futuro ha qualche possibilità in più di portare a casa la salvezza".
In C è stata un'altra stagione tribolata per quanto riguarda la posizione di diverse società e la regolarità soprattutto del girone C. Sembra una agonia infinita, con altri club che potrebbero non vedere la luce al momento dell'iscrizione.
"Penso sia arrivato il momento di una riforma seria dei campionati, magari tornando all'antico con una serie C a 40 squadre al massimo. Solo così questa categoria sarebbe sostenibile considerati i costi e tutti gli impegni economici che sono oggettivamente gravosi e non alla portata di tutti. Contemporaneamente ripristinerei una categoria intermedia con la D. La Riforma Zola può essere interessante nella sua progettualità, ma per me potrà avere un impulso vero solo quando le società avranno l'obbligo, in previsione fra qualche anno, di detenere in rosa un certo numero di elementi cresciuti nei rispettivi vivai. Staremo a vedere".
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