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Tutta la verità sul caso Gioè: ecco perchè non può giocare in Serie D

di Nicolas Lopez

La giornata di calciomercato di oggi ha visto, suo malgrado, protagonista l'attaccante Bryan Gioè. Svincolatosi dalla Giana Erminio (Serie C) per approdare alla Pro Sesto, il suo tesseramento è saltato.

Il motivo? Una leggerezza, se preferite un erroraccio la cui paternità probabilmente non è esattamente ignota ma sulla quale si tiene comunque il riserbo. Il ragazzo infatti si è trasferito il 17 luglio scorso dalla Folgore Caratese passando ai professionisti della Giana Erminio. Secondo le norme federali vigenti, quindi, non può tornare a giocare tra i dilettanti prima di un anno.

Questo per l'articolo 117 delle Norme Organizzative Interne della Figc (N.O.I.F.) che costringe Gioè a non poter ritornare a giocare nei dilettanti prima di luglio 2020. A meno che non voglia giocare con la stessa Folgore Caratese che, per inciso, non ha intenzioni di riprendersi il giocatore.

In particolare è il comma 4 dell'articolo 117 delle NOIF ad essere esaustivo in merito a questo caso e recita così: Il calciatore “non professionista” che nel corso della stessa stagione sportiva e nei periodi stabiliti annualmente dal Consiglio Federale, stipuli un contratto da “professionista” e ne ottenga – per qualsiasi ragione – la risoluzione, non può richiedere un nuovo tesseramento da “non professionista” fino al termine della stagione sportiva in corso, fatta eccezione per il caso di cui al precedente articolo 116.


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