Alessandro Botter, nuovo socio di maggioranza del Treviso Calcio, ha annunciato l'avvio di uno studio di fattibilità per la ristrutturazione dello stadio Omobono Tenni. La dichiarazione è arrivata durante il convegno "Gestione degli impianti sportivi e delle attività sportive", tenutosi ieri pomeriggio presso l'auditorium della scuola Coletti a Santa Bona.

«Il Tenni è molto bello ma molto vecchio», ha esordito Botter come ripreso da "La Tribuna di Treviso", attuale vicepresidente del club e prossimo a diventarne presidente. «Avvieremo a brevissimo uno studio di fattibilità per il rifacimento dell'impianto per capire se riusciamo a rientrare nei parametri Uefa e Fifa. Sicuramente va fatto qualcosa perché non possiamo permetterci di avere il 30% di pubblico in meno nelle giornate di pioggia per l'assenza di coperture, oltre a numerose altre problematiche».

Il nuovo patron ha inoltre sollevato la questione economica legata alla gestione dell'impianto: «La convenzione con il Comune scade nel 2028 ma al momento il Tenni è molto dispendioso per noi perché spendiamo più di 135 mila euro all'anno per giocare lì, contando anche le manutenzioni».

Botter non ha escluso soluzioni alternative qualora il progetto di ristrutturazione non fosse percorribile: «Nel caso non ci fosse la possibilità di restaurare lo stadio, parleremo con l'amministrazione comunale per percorrere altre direzioni».

Il convegno, co-organizzato dal CONI, ha affrontato le complesse dinamiche della gestione degli impianti sportivi. Mario Sanson, presidente provinciale del CONI, ha evidenziato la complessità dei rapporti tra amministrazioni comunali e mondo sportivo: «Il rapporto tra amministrazioni comunali, proprietari della maggior parte degli impianti, e lo sport è molto vicino. Ma già a livello contrattuale il rapporto è complicato, che poi sfocia nelle responsabilità e nella sicurezza. E non è vero che uno esclude l'altro: dobbiamo parlare di corresponsabilità: dobbiamo avere le idee chiare».

Durante l'incontro è intervenuto anche Alessandro Pizzato, avvocato esperto in diritto amministrativo, che ha sottolineato l'importanza crescente dello sport e la conseguente necessità di adeguare le strutture: «Le amministrazioni comunali spesso non riescono a fare ciò e si devono affidare ai privati. Si aprono procedure per selezionare chi meglio può gestire il servizio, il futuro forse saranno i project financing, cioè la possibilità per il privato di utilizzare finanziamenti per realizzare e rimodernare gli impianti e poi remunerarsi con i proventi».

L'avvocata cassazionista Biancamaria Stivanello, formatrice per quadri e dirigenti di Asd, ha concluso gli interventi ricordando l'importanza della sicurezza: «Bisogna stare attenti alla sicurezza sul lavoro e sotto il profilo sportivo la gestione dei rapporti che creino benessere da parte dei praticanti. Il tema della responsabilità è di grande attualità per i dirigenti sportivi».

Sezione: Serie D / Data: Gio 15 maggio 2025 alle 15:30
Autore: Anna Laura Giannini
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