Nonostante una serie di risultati negativi che hanno complicato la corsa alla permanenza in Serie D, in casa Recanatese non si respira ancora aria di resa. A ribadirlo con fermezza è il direttore tecnico del club, José Cianni, intervenuto nella trasmissione "LuneDiretta" su TV Centro Marche.
Reduce da una pesante sconfitta subita domenica scorsa sul campo del Chieti, che si è aggiunta ai precedenti insuccessi contro Termo e Isernia, la formazione leopardiana si trova ora in una fase delicata della stagione, con la decisiva sfida casalinga contro il Sora alle porte. «Nonostante le recenti battute d'arresto, il nostro destino è ancora nelle nostre mani. Nulla è compromesso», ha dichiarato con convinzione Cianni.
Attualmente, la Recanatese condivide la stessa posizione in classifica con due punti di margine sulla zona playout, rendendo lo scontro diretto di domani al Tubaldi (ore 15) un vero e proprio crocevia per il futuro del club. «Queste tre sconfitte consecutive lasciano un sapore amaro in bocca, soprattutto considerando le prestazioni che abbiamo offerto. Anche a Chieti, per l'ennesima volta in questa stagione (la dodicesima, ndr), siamo riusciti a passare in vantaggio per poi essere rimontati».
Il direttore tecnico giallorosso, José Cianni, ha analizzato con lucidità il momento della squadra, evidenziando il duro colpo psicologico subito a Chieti. Il raddoppio dei padroni di casa, un vero e proprio gioiello balistico con un tiro al volo da calcio d'angolo di Damian Salto, ha avuto un peso specifico notevole, tanto da demoralizzare la Recanatese.
«È stata una mazzata difficile da assorbire. La squadra portava ancora con sé le scorie della partita precedente contro il Teramo. Il rigore concesso a fine primo tempo, questa volta ineccepibile per un fallo di mano di Cusumano ben visto dall'arbitro Farroni, è stato un episodio pesante. Ma dopo il secondo gol del Chieti, abbiamo smesso di giocare», ha ammesso Cianni senza mezzi termini. Questa affermazione trova una triste conferma nella dinamica del terzo gol subito dai giallorossi. Un'ingenua perdita di palla in fase di impostazione da parte di Daniel Ferrante ha lasciato sguarnita la fascia destra; superato anche Alfieri dal portatore di palla, lo stesso Ferrante Jr. ha poi cercato di indicare a un compagno di coprire lo spazio da lui lasciato scoperto. Edo Ferrante si è spostato in copertura centrale, mentre Cordova è stato sorpreso alle spalle da un Giandonato che, rientrando in fase difensiva, non è riuscito a contrastare l'inserimento dell'avversario, ritrovatosi così a tu per tu con Del Bello e abile a siglare il definitivo 3-1.
Nonostante le difficoltà, Cianni ha espresso fiducia nelle qualità del gruppo: «La squadra è composta da giocatori esperti e consapevoli della delicatezza del momento. Nessuno si aspettava di trovarsi in questa situazione a questo punto del campionato, nemmeno io, considerando le prestazioni che abbiamo offerto in diverse occasioni. Ma se siamo qui, significa che qualcosa è mancato. Ora, però, tutto dipende da noi. Se riusciamo a fare risultato, non dobbiamo preoccuparci di ciò che fanno le altre squadre. Quota salvezza? Penso che 40 punti possano garantirci la matematica certezza della permanenza.
Credo, comunque, che alla fine potrebbe bastare anche un punteggio inferiore, visto il numero elevato di scontri diretti in programma, dove ovviamente non tutte le squadre coinvolte potranno vincere». Secondo i calcoli del direttore tecnico, dunque, alla Recanatese mancherebbero quattro punti per raggiungere la salvezza. Un obiettivo tutt'altro che impossibile, a partire dalla fondamentale sfida di domani contro il Sora. L'importanza di ottenere un risultato positivo è massima, e la portata di un eventuale passo falso potrà essere valutata appieno solo dopo il triplice fischio finale.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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