La compagine societaria del Piacenza si trova davanti a un'importante decisione che potrebbe ridefinire gli equilibri interni del club emiliano. Durante la lunga assemblea dei soci tenutasi giovedì sera, oltre alla conferma della volontà di proseguire il progetto sportivo per la stagione 2025/2026, è emersa la questione, non citata nei comunicati ufficiali ma di fondamentale importanza, riguardante l'offerta di Roberto Pighi di rientrare nell'assetto societario.
Un'assemblea dai molteplici temi
L'incontro, che ha visto la partecipazione di tutti i 14 soci attuali, ha affrontato diverse tematiche cruciali per il futuro della società biancorossa. I partecipanti hanno discusso delle risorse economiche da destinare alle varie attività del club – non limitandosi alla sola prima squadra – e delle strategie da adottare in ambito sportivo nei prossimi mesi.
Al termine della riunione, è stato diramato un comunicato essenziale ma dai toni positivi: "L'assemblea odierna ha gettato le basi per il rinnovo dei patti parasociali, sarà convocata un'ulteriore assemblea la prossima settimana per discuterne i dettagli". Questa dichiarazione sintetizza l'orientamento favorevole espresso da tutte le componenti societarie che hanno acquisito il Piacenza nel gennaio 2023, confermando la loro intenzione di rimanere al timone del club.
La proposta di Pighi: un ritorno con condizioni precise
Secondo quanto emerso, nonostante l'assenza di riferimenti ufficiali, uno dei temi centrali della discussione ha riguardato la manifestazione d'interesse da parte dell'ex presidente Roberto Pighi di rientrare nell'organigramma societario. Pighi, che aveva guidato il Piacenza nel periodo successivo alla stagione segnata dal Covid, mantenendo la carica di presidente e socio di maggioranza – insieme agli attuali Polenghi e Rigolli – fino al gennaio 2023, non aveva mai considerato definitivo il suo allontanamento dal club.
Nelle ultime settimane, l'ex numero uno biancorosso ha formalizzato una proposta concreta di rientro, presentando però un modello organizzativo differente rispetto all'attuale: la sua visione prevede una redistribuzione delle quote azionarie che assegnerebbe la maggioranza a un nucleo ristretto composto da lui stesso, Polenghi, Rigolli, Marco Gatti e Monti. Questo assetto, secondo Pighi, garantirebbe maggiore agilità e rapidità nei processi decisionali, mentre gli altri soci attuali manterrebbero la loro presenza in qualità di partner.
Una scadenza che incombe
Un elemento che rende particolarmente urgente la valutazione della proposta è la temporaneità dell'offerta. Secondo fonti attendibili, Pighi non sarebbe disposto a mantenere aperta la sua offerta per un periodo prolungato, respingendo l'ipotesi di rimandare la decisione alla fine della stagione sportiva. La sua proposta rimarrebbe valida ancora per un breve lasso di tempo, presumibilmente non oltre il mese di aprile, dopodiché questa opzione potrebbe definitivamente tramontare.
Alla luce di questa scadenza, è probabile che la questione venga affrontata in modo approfondito e risolutivo durante la prossima assemblea dei soci, già programmata per la settimana entrante. La priorità attuale diventa quindi prendere una posizione chiara riguardo alla proposta di Pighi, considerato da molti come una potenziale risorsa preziosa per dare ulteriore impulso al progetto sportivo del Piacenza.
La decisione che verrà presa nei prossimi giorni potrebbe quindi rappresentare un punto di svolta significativo per il futuro della società emiliana, chiamata a bilanciare la stabilità dell'assetto attuale con l'opportunità di un rafforzamento attraverso il ritorno di una figura di esperienza come quella dell'ex presidente.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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