Il grido arriva al 95’ quando il triplice fischio del signor Pelaia di Pavia sancisce la vittoria dell’Orvietana al termine di un derby ricco di emozioni e di episodi. La stagione quindi non è ancora finita: domenica prossima si tornerà a Seravezza per la finale playoff del girone E. Chiude qui invece la sua prima annata in Serie D il Foligno, dopo uno straordinario secondo posto, ma con l’Orvietana a rovinargli il finale: negli ultimi due mesi i folignati hanno perso in casa solo due volte: sempre con la squadra di Rizzolo.
Solo due le novità nell’Orvietana, rispetto ad una settimana a Trestina, torna Rossi tra i pali, Berardi è preferito a Congiu in difesa, per il resto tutti confermati nel 3-5-2. Anche capitan Ricci che veste per la centesima volta la maglia biancorossa. ACF ancora priva degli attaccanti Pupo Posada e Tomassini, con quest’ultimo che parte dalla panchina, solito 4-3-3 per Manni dove in avanti ci sono Khribech, Di Cato e Calderini.
Nel primo tempo l’Orvietana gioca bene fin dall’inizio: già dopo dieci minuti Fabri rilancia per Panattoni che scambia con Bologna: palla in area, Ceccuzzi non è preciso nell’intervento e Panattoni riesce ad arrivare al tiro che finisce largo. Risponde subito la Fulgens con Calderini dalla bandierina, colpo di testa di Schiaroli, palla sulla quale non arriva Rossi, salva la difesa ospite sulla linea.
La gara si sblocca al 18’: altro gran lancio di Fabri per Bologna che guadagna metri, mette al centro dove Grea scivola e tocca la palla con il braccio largo, intervento giudicato da rigore, protestano i padroni di casa, per l’arbitro invece c’è anche il cartellino giallo per Grea. Dal dischetto va Panattoni, tiro forte e di potenza che porta avanti l’Orvietana. Due minuti dopo i padroni di casa potrebbero pareggiare quando Calderini regala in pratica un rigore in movimento a Settimi, ma Ricci e Mauro fanno muro e salvano tutto, poi sulla ribattuta ancora un tentativo con Ceccuzzi, para in tuffo Rossi.
L’Orvietana gioca meglio, la Fulgens fa affidamento più sui singoli, ma la difesa biancorossa è impenetrabile. Una partita corretta, arbitrata forse fin troppo all’inglese da parte del signor Pelaia di Pavia, si innervosisce un po’ intorno alla mezz’ora quando Khribech interviene su Simic e si becca il giallo, classico intervento al limite tra l’ammonizione e l’espulsione.
Il finale di tempo regala ancora emozioni forti: al 40’ Panattoni sfodera un diagonale che sembra vincente, ma Tognetti in tuffo trova l’intervento salva risultato. Nell’ultimo minuto di recuperò però Santarelli si guadagna una punizione dal limite del lato corto, Khribech va sul pallone, il suo tiro è rimpallato, poi la sfera torna a Khribech che va giù in area messo a terra da Bologna: è rigore anche in questo caso e anche in questo caso ci sono proteste, Bologna chiede la simulazione che sarebbe valsa il secondo giallo al giocatore folignate, ma l’arbitro è irremovibile: Calderini si presenta dagli undici metri e spiazza Rossi, si torna così negli spogliatoi in perfetta parità.
La ripresa è se possibile ancora più emozionante: di nuovo proteste biancorosse in avvio, quando un errore in disimpegno porta Fabri solo davanti al portiere che lo affronta e lo mette a terra, tutto regolare per l’arbitro, Fabri per le proteste viene ammonito, per l’Orvietana c’è solo calcio d’angolo, e qui a protestare sono i padroni di casa che reclamano la rimessa dal fondo. Lo schema da corner è perfetto e permette allo stesso Fabri di cancellare subito la rabbia: Paletta lo serve appena fuori area, dove Fabri fa partire un destro pazzesco sul quale nulla può Togentti e l’Orvietana torna di nuovo in vantaggio.
La Fulgens inserisce Tomassini e Mattia e si ributta in avanti, un colpo di testa di Di Cato, non spaventa più di tanto Rossi, ma due minuti dopo arriva il terzo rigore assegnato dall’arbitro: Fabri interviene in ritardo su Ceccuzzi e di nuovo si va sul dischetto: stavolta tocca all’ex Simone Tomassini, entrato da meno di due minuti, la conclusione dell’attaccante di casa finisce alle stelle, si resta sull’1-2.
L’ Orvietana avrebbe il colpo del ko poco prima della mezz’ora, quando Sforza da buona posizione avrebbe spazio e tempo per trafiggere Tognetti, ma conclude troppo debole e centrale. Minuti finali con i padroni di casa a spingere soprattutto con Khribech, prima di testa, poi con un cross sul quale deve intervenire Rossi smanacciando, infine con tiro a girare che fa la barba al secondo palo. Ci proverà anche Panaioli, sempre di testa, ma la mira non c’è. L’Orvietana regge l’urto, la difesa è granitica, nel finale torna al tiro da distanza ravvicinata Fabri, bravo ancora Tognetti. La Fulgens non ne ha più e al 95’ possono finalmente esultare i tifosi biancorossi sotto i quali vanno ad esultare tutti i protagonisti in campo.
Domenica finale playoff a Seravezza, dove i padroni di casa hanno battuto 1-0 il Ghiviborgo.
ACF FOLIGNO – ORVIETANA 1-2
ACF FOLIGNO (4-3-3): Tognetti; Santarelli (32' Cesaretti), Grea (32'st Grea), Schiaroli, Mancini (32'st Grassi); Settimi (22'st Mattia), Ceccuzzi, Panaioli; Khribech, Di Cato (22'st Tomassini), Calderini. A disp.: Santi, Nuti G., Zichella, Nuti F.. All.: Manni.
ORVIETANA (3-5-2): Rossi; Berardi, Ricci, Mauro; Paletta, Sforza (35'st Marchegiani), Fabri, Simic (29'st Esposito), Bologna (29'st Caravaggi); Panattoni, Caon (42'st Congiu). A disp.: Formiconi, Moretti, Pelliccia, Proia, Darboe. All.: Rizzolo.
ARBITRO: Pelaia di Pavia (Nicodemo di Sapri – Vatiero di Agropoli; IV ufficiale: Giannì di Reggio Emilia).
RETI: 18'pt Panattoni rig. (O), 48'st Calderini rig. (F), 11'st Fabri (O).
NOTE: Tomassini (F) fallisce un calcio di rigore al 25'st; ammoniti: Grea, Khribech, Settimi (F); Fabri, Simic (O). Angoli: 1-2. Recupero: 3'+5'.
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