Domenica pomeriggio al Bruno Recchioni andrà in scena una sfida dal peso specifico altissimo per entrambe le squadre. La Fermana, fanalino di coda del Girone F di Serie D, è chiamata a una reazione immediata per tenere vive le speranze di agguantare almeno la zona play-out, attualmente distante sei punti. Una rincorsa complicata, resa ancora più difficile dall’ottimo momento del Notaresco, che ha conquistato 16 punti nelle ultime sei giornate.
Dall’altra parte, un Fossombrone in pieno slancio, reduce dallo 0-0 contro la capolista L’Aquila e oggi a quota 38 punti, a una sola lunghezza dall’Ancona e dunque dalla zona playoff. La formazione guidata da mister Fucili è tra le sorprese più interessanti della stagione e arriva a Fermo con entusiasmo e leggerezza, sapendo di potersi giocare qualcosa di storico.
In questo contesto, il ruolo del pubblico di Fermo resta fondamentale. I tifosi gialloblù non hanno mai fatto mancare il proprio apporto, neppure nei momenti più difficili, e anche quest’anno — tra delusioni e risultati negativi — hanno continuato a sostenere la squadra con passione e fedeltà. Il loro compito lo hanno sempre svolto. Ora tocca ai giocatori rispondere sul campo.
Tra le ombre di questa stagione, spicca la prestazione sottotono del capitano Marco Romizi, da cui ci si attendeva qualcosa in più. Giocatore d’esperienza, primo a credere nel progetto estivo, avrebbe dovuto rappresentare un punto di riferimento per i compagni. Invece, il suo apporto è stato limitato e, secondo indiscrezioni riportate dal Corriere Adriatico, il tecnico Mirko Savini potrebbe valutare di lasciarlo inizialmente in panchina. Non è escluso, inoltre, un cambio di modulo dal 4-3-3 al 4-2-3-1, nella ricerca di nuovi equilibri.
Al di là delle scelte tattiche, ciò che conta davvero è l’atteggiamento. In questo momento, devono giocare solo coloro che hanno fame, che stanno bene fisicamente e che possono garantire il massimo impegno fino all’ultimo minuto. La Fermana ha mostrato limiti atletici evidenti e non può permettersi ulteriori battute d’arresto.
Per Mirko Savini, si tratta del debutto casalingo. Nominato allenatore alla vigilia della gara di Teramo, ha avuto due settimane per conoscere la squadra e lavorare con maggiore profondità. In conferenza stampa ha dichiarato di credere nella rimonta salvezza, sottolineando che accettare la sfida, pur nelle difficoltà, è stato un atto di responsabilità e coraggio. Un atteggiamento che merita rispetto, soprattutto se confrontato con chi ha preferito declinare la proposta, come l’ex tecnico della Sambenedettese, Maurizio Lauro.
Il Fossombrone si presenta a Fermo con meno pressioni e tanta voglia di stupire. La possibilità di centrare i playoff è reale, e quando si gioca con la mente libera si può diventare un avversario ancora più pericoloso. All’andata, la formazione biancoblù aveva dominato la sfida, imponendosi con autorità. Ma oggi lo scenario è diverso, e la Fermana dovrà rispondere con orgoglio e determinazione.
Come ha ribadito lo stesso Savini, le tabelle non servono. Conta solo affrontare ogni gara con il giusto spirito. Il calendario è impegnativo, ma finché la salvezza matematica resta possibile, bisogna lottare.
Il finale di stagione si preannuncia incandescente. E la Fermana, per rispetto della sua storia, dei suoi tifosi e dei propri colori, ha il dovere di provarci fino in fondo.
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