Tra presente, passato e un domani in fase di costruzione: a tu per tu con il presidente della Dolomiti Bellunesi, Paolo De Cian. Rinfrancato dallo splendido successo nell’anticipo con la Clodiense (2-1, grazie alle reti di Svidercoschi e Artioli), il massimo dirigente non perde di vista il quadro generale.
Presidente, la classifica di serie D si fa più rassicurante.
«Sì, ma non è ancora in linea con le nostre aspettative e ne siamo dispiaciuti. Tuttavia, la qualità di gioco è destinata a migliorare, anche perché il gruppo si sta cementando e ha un nucleo di giovani importanti. I passi avanti sono già evidenti. In più, interverremo sul mercato invernale per rafforzare la rosa: abbiamo grande fiducia in questo organico e siamo certi che i risultati arriveranno. Il fatto di attraversare delle difficoltà non spaventa, ma ci induce a lavorare ancor di più per risolvere i problemi».
Quale obiettivo vi siete posti?
«Quello di creare le basi per un futuro nel professionismo. Un futuro che passa dall’abbassamento dell’età media della prima squadra, dallo sviluppo del centro sportivo, da un’organizzazione destinata a sostenerci in un eventuale salto. Senza considerare la creazione di un settore marketing, orientato a supportare l’attività, e di un sistema di scouting in grado di offrire una panoramica nazionale sugli atleti, oltre che una visione sui giovani locali».
A proposito di giovani, come procede il lavoro nel vivaio?
«Il nuovo corso, con un’impronta unica in termini di metodologie di allenamento, sta dando subito risultati di rilievo. Puntiamo parecchio sulla formazione e la preparazione dei tecnici, mentre il Patto Dolomitico e la Coaching School ci consentono di interfacciarci col territorio. E hanno l’intento di contribuire alla crescita generale della provincia, a livello calcistico».
Un’altra novità riguarda l’ambito femminile.
«Un settore in forte crescita e che siamo felici di avere con noi. Oltre alla prima squadra, impegnata nel campionato di Eccellenza, possiamo contare su una selezione Juniores e sulla neonata Under 13».
E in tema di strutture?
«In attesa del definitivo restyling del polisportivo, che già si presenta con un’altra veste in seguito al rifacimento della pista d’atletica, l’area sportiva di Sedico è sempre più centrale per lo sviluppo del club. Soprattutto dopo gli ultimi interventi: dal campo di calciotto alla palestra mobile esterna, fino all’allestimento dell’area medica, passando per gli spogliatoi prefabbricati e la sistemazione dei locali adibiti a magazzino. Lo Zugni Tauro di Feltre, inoltre, è lo stadio di Coppa Italia e di inizio stagione, mentre a Rasai di Seren del Grappa e al Boscherai di Pedavena giocano regolarmente i nostri ragazzi. Non solo: entro la fine del 2023 potremo contare su altri due campi in erba sintetica: a Sedico e Rasai».
In definitiva, qual è la valutazione di questa seconda metà di 2022?
«Ripeto, non possiamo essere soddisfatti del rendimento in serie D, ma il nostro focus non è rivolto solo sui risultati, bensì su un processo che, dopo l’anno zero della fusione, prevedeva di introdurre una serie di novità e di completare diversi step. Molto è stato fatto, negli ultimi mesi: il percorso, però, è ancora in fase di sviluppo. E lo stiamo portando avanti con fiducia e la ferma convinzione rispetto alle scelte intraprese».
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